Le superfici delle città, specialmente delle grandi città, sono interamente ricoperte da sostanze come la fuliggine, le sostanze inquinanti, i metalli ecc., tutto ciò che viene comunemente definito “sporcizia urbana”. Come è noto, le reazioni chimiche che si verificano in simili ambienti influenzano la qualità dell’acqua e dell’aria, rendendo questi elementi meno puri e recando danni alla salute di chi ci vive.
Un team di scienziati dell’ACS Earth and Space Chemistry ha esaminato più da vicino la sporcizia urbana proveniente da due città degli Stati Uniti. Lo studio è stato in grado di stabilire che il materiale in questione non produce solo danni alla salubrità dell’ambiente, ma assorbirebbe anche la luce solare, e quindi potrebbe partecipare a reazioni fotochimiche. Il sole, infatti, potrebbe essere in grado di rallentare o accelerare le reazioni chimiche che influenzano la qualità dell’acqua e dell’aria nelle grandi città.
La composizione dello sporco urbano
I ricercatori hanno raccolto i campioni di sporco urbano attraverso lastre di quarzo verticali, lasciate all’aperto per 30 giorni, al fine di comprendere con esattezza da cosa è composto e come è in grado di variare, a seconda della posizione, ma non hanno ancora certezza della composizione esatta. Tuttavia, è emerso che alcuni componenti reagiscono con le molecole presenti nell’aria, e sono responsabili di ciò che viene rilasciato nell’atmosfera quando piove. Infatti, quanto raccolto sulle lastre, ha una composizione simile a ciò che si può raccogliere sulle finestre bagnate a seguito di un forte temporale.
I risultati ottenuti attraverso i campioni dello sporco urbano degli Stati Uniti, sono stati molto simili a quelli provenienti da alcune città europee, presentando alcune differenze come i livelli di cloruro più elevati nello sporco cittadino americano (ciò potrebbe derivare dal maggior utilizzo di sale sulle strade in inverno) e livelli di solfato maggiori in Europa (probabilmente a causa dell’utilizzo di carbone come combustibile).