Ex corteggiatrice molto amata di Uomini e Donne Teresa Cilia è lontana dalla tv da qualche tempo. Tuttavia è riuscita a conservare la sua popolarità grazie ai social dov’è molto attiva. Nel daytime di Maria de Filippi ha conosciuto Salvatore di Carlo che in seguito ha sposato. I due si sono amati molto, ma oggi il loro matrimonio è finito. Entrambi hanno preso strade diverse.
Teresa è scomparsa dai social per qualche giorno e questo ha preoccupato i fans. In queste ore l’ex corteggiatrice ha rivelato di non stare bene, e che è dovuta correre anche al pronto soccorso. Sembra inoltre che non riesca a superare il problema di salute e che per questo non riesce neanche a lavorare: “Eccomi, eccomi qua. Scusate l’assenza di questi giorni ma in realtà, sono onesta, non sono stata molto bene. Ho avuto dei fortissimi attacchi di mal di testa, emicrania proprio…che non ve lo dico.”
L’ex corteggiatrice ha aggiunto: “Sono arrivata più volte in guardia medica per farmi fare la toradol e devo dire che ogni giorno puntualmente mi alzo così. Veramente chi non ci soffre non può capire quanto può essere invalidante questa cosa. Sono stata davvero molto male.” Teresa ha anche chiesto consigli ai fans su come affrontare il malessere che sta diventando sempre più invalidante.
Teresa Cilia: “ho dovuto lasciare il lavoro“
Teresa Cilia ha confessato d’aver fatto tante cure, frequentato vari centri di cefalee ma non ha ottenuto risultati soddisfacenti. Ora sarà costretta anche a lasciare il lavoro: “Sono molto molto scoraggiata perché vedo questo tunnel sempre più buio. Nonostante sembri una sciocchezza ma in realtà, credetemi, non lo è perché tutti i giorni avere questo dolore qua o qua è davvero invalidante. Non mi permette di vivere la mia vita in pieno perché giustamente devo fare i conti anche sulle ore di sonno, se prendo sole, se prendo vento…Mah, vediamo un po’.
Ha poi concluso: “E ovviamente come se non bastasse questa malattia è sottovalutata. Spesso mi chiedete “ma perché non lavori più dove lavoravi prima?”. Ecco, questo è uno dei tanti motivi, perché spesso, per forza di cose, mi dovevo assentare e giustamente sono un problema perché sono un problema.“