Una circolare del Ministero della Salute informa di una possibile applicazione delle misure quarantenarie nei confronti dei contatti stretti dei pazienti che hanno contratto il vaiolo delle scimmie. Sono attualmente cinquecentocinque i casi registrati in Italia. Secondo l’ultimo bollettino da parte del Ministero sono perlopiù gli i maschi che vengono contagiati, rispetto a soli quattro casi di donne infettate dal vaiolo.
Vaiolo delle scimmie: proseguono le infezioni
Sono in tutto ventisei le infezioni da vaiolo delle scimmie, rispetto all’ultima rilevazione di cinque giorni fa. Il Ministero della Salute ha reso nota una circolare in cui si informa di una possibile quarantena per i contatti stretti. Il comunicato chiarisce: “In specifici contesti ambientali ed epidemiologici sulla base delle valutazioni delle autorità sanitarie, potrebbe essere richiesta l’applicazione di misure quarantenarie”.
Le misure per gli asintomatici
Il Ministero ha specificato che i contatti asintomatici che monitorano la loro condizione, possono continuare a svolgere le loro attività di routine, come andare a scuola o al lavoro. In casi simili nonè necessaria la quarantena. Nei confronti dei contatti stretti è indicato, invece, evitare donazione di sangue, cellule, tessuti, organi, sperma e latte materno, nel momento in cui è in vigore il regime di sorveglianza.
Esiste un vaccino?
Come informa SkyTg24, al momento il comitato per i medicinali ad uso umano dell’Ema sta esaminando la possibilità di estensione del vaccino contro il vaiolo Imvanex anche al vaiolo delle scimmie. Nel frattempo , l’Istituto per le malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma ha annunciato che l’immunizzazione è imminente. Le modalità di reclutamento saranno tuttavia espresse dal Ministero della Salute. Saranno indicati i criteri di definizione della platea e l’indicazione delle fasce di età.
La Regione Lazio ha spiegato come il vaccino consista in una prima dose e poi in uno richiamo dopo un periodo temporale che va dai due ai tre mesi. Sembra essere la Lombardia (232 casi) la regione più colpita dal vaiolo delle scimmie. A seguire troviamo Lazio (104), Emilia Romagna (57), Veneto (33), Piemonte (18) e Toscana (17). Non sembrano esserci al momento casi di infezione nelle seguenti regioni: Basilicata, Calabria, Molise, Umbria e Valle d’Aosta. Le altre sette ne contano almeno dieci.