Voleva “solo” sfregiare la compagna e non ucciderla, sono queste le parole di Paolo Pietropaolo al pm di Cassino a seguito dell’arresto per tentato omicidio ai danni della sua convivente, Carla Caiazzo.
La lite ricordiamolo avvenuta pochi giorni fa , era sfociata in tragedia quando Paolo, quarantenne, ha dato fuoco a Carla di anni trentotto tra l’altro incinta. Subito dopo l’accaduto e trasportata d’urgenza all’ospedale, la donna ha dato alla luce una bambina in buone condizioni di salute, ma le sue condizioni restano gravi. Da subito, su chi fosse stato a compiere il gesto omicida non ci sono stati dubbi: era stato Paolo e l’aveva fatto per gelosia. Ai magistrati ha dichiarato che non voleva uccidere la donna, ma solo sfregiarla, perchè “troppo bella”.
In effetti, come è emerso da alcune lettere scritte tempo prima, l’uomo aveva già premeditato di uccidere Carla “strozzandola” e in particolare di ammazzare anche la futura figlia , probabilmente a causa del fatto che era stata concepita da inseminazione artificiale e che quindi lui sentiva come “non sua”.
Per ora il pubblico ministero ha convalidato il fermo del quarantenne e su di lui pende l’accusa di tentato omicidio, di compagna e figlia con l’aggravante della premeditazione.
E se l’uomo resta in carcere la vittima della sua violenza è ancora ferma in ospedale e le sue condizioni purtroppo peggiorano… L’unica per ora a uscirne “salva” da questa tragedia è solo la piccola venuta al mondo in circostanze “miracolose” e per di più illesa.