L’ultimo messaggio postato da Mirela Balan, badante romena su Facebook è di sabato 13 febbraio alle 17.31. E dice: “Quelli che dovrebbero starti vicino sono quelli che ti feriscono di più”. Ha confessato l’omicidio della madre e della sorellina, Andrei Filip il romeno interrogato dai carabinieri di Verona dopo la scomparsa delle due. L’allarme era partito dal datore di lavoro della rumena, dopo che non si era presentata al lavoro.
Madre e figlia di 12 anni, erano scomparse una settimana fa, proprio quando l’uomo era tornato in Romania e subito su di lui si erano concentrate le attenzioni degli inquirenti. Fatto rientrare in Italia, durante l’interrogatorio di questa notte ha confessato. Ha raccontato che la madre, lo voleva mandare via da casa e che durante l’ennesima lite l’avrebbe aggredita e uccisa sotto gli occhi della sorella, testimone e vittima della follia del fratello. I corpi sono stati fatti a pezzi con un coltello, chiusi in sacchi e gettati nell’acqua del fiume Adige. L’uomo sperava che la corrente li portasse lontano. Ora gli investigatori che già avevano iniziato le ricerche interrotte poi venerdì, devono recuperare i resti delle due donne a Albaredo D’Adige (Verona), ed oggi torneranno in acqua i sommozzatori dei nuclei subacquei dei carabinieri di Genova.
A pochi chilometri nelle acque di un altro del fiume, il Brenta, già da due giorni invece si cerca il corpo di Isabella Noventa, l’impiegata uccisa nel padovano dal compagno. Ricerche costate la vita ieri pomeriggio ad un sub della polizia di La Spezia, che è rimasto impigliato ad una chiusa del fiume.
Ancora donne vittima di violenze e gli assassini sono sempre conoscenti o familiari. Ma cosa sta succedendo? C’è in giro un virus che fa impazzire, che annebbia i cervelli? Non posso credere che per una discussione per quanto forte possa essere, si arrivi ad uccidere e fare a pezzi madre e sorella…