A Milano sta per nascere la prima casa rifugio per ragazze e ragazzi costretti a lasciare casa, il luogo in cui sono cresciuti, perché non accettati dalla famiglia d’origine o discriminati, rifiutati e isolati per via del loro orientamento sessuale.
Il sindaco di Milano Beppe Sala e l’assessore alle Politiche sociali del Comune, Pierfrancesco Majorino lo hanno confermato proprio durante gli interventi conclusivi della parata del Pride di sabato 30 giugno.
Lo stabile di via Sommacampagna verrà ristrutturato e potrà ospitare fino a cinque persone.
I promotori di questo progetto sarebbero la cooperativa “Lotta contro l’emarginazione” e l’associazione “Cig Arcigay Milano“.
Sala ha dichiarato:
“È un percorso lungo, c’è ancora molto da fare a Milano l’ultimo passaggio che ritengo importante è quello di un bene confiscato alle mafie che andrà alla comunità Lgbt”.
“Milano non è l’isola felice ma l’avamposto organizzato da cui fare ripartire la riscossa dei diritti”, ha concluso Majorino.