Alberto Stasi: ammesso al lavoro fuori dal carcere

Il via libera al 38enne condannato per l’omicidio della fidanzata Chiara Poggi

Alberto Stasi è stato ammesso dal tribunale di sorveglianza di Milano al lavoro esterno al carcere di Bollate da quattro mesi. Attualmente si occupa di contabilità e questioni amministrative. L’uomo è detenuto dal dicembre 2015 per l’omicidio della fidanzata Chiara Poggi, delitto avvenuto il 13 agosto 2007 a Garlasco, nel Pavese. Il “via libera” concesso a Stasi è comunque integrato da alcune limitazioni.

L’uomo, infatti, può utilizzare solo alcuni mezzi di trasporto, e percorrere solo determinate strade in aree ben definite. Questo per facilitare il suo monitoraggio. L’avvocato Giada Bocellari, difensore di Stasi, aveva proposto reclamo contro il primo rigetto del giudice, che risale all’ottobre 2022. Tuttavia, dopo mesi è riuscito ad ottenere la concessione.

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Stasi continua a professare la sua innocenza

Secondo quanto dichiarato dal giudice “riaprirsi alla vita fuori dal carcere e riprendere a intrattenere relazioni lavorative e personali” potrebbe spingere Stasi a fare i conti con se stesso e con la condanna in via definitiva a 16 anni per l’omicidio della fidanzata. Stasi ha professato la sua innocenza anche qualche giorno fa in un’intervista a Le Iene. Tuttavia, per il tribunale è “legittimo l’atteggiamento di negazione”. “Mai come in questo caso la pena deve avere una finalità riparativa non solo esterna, oltre che preventiva”, hanno spiegato le autorità giudiziarie.