Alessandria, strage famigliare: un ingegnere uccide moglie, figlio e suocera poi si toglie la vita

Terribile strage famigliare ad Alessandria ha sconvolto la comunità e il web, la cronaca

Strage famigliare ad Alessandria, un uomo di 67 anni ha ucciso la moglie, il figlio di diciassette anni e poi la suocera che era ricoverata in una RSA, la casa di riposo Madre Teresa Michel di Piazza Divina Provvidenza.

L’uomo, un ingegnere, dopo aver ucciso Monica Berta, classe 1968 e il figlio diciassettenne Matteo, ha raggiunto la casa di riposo poco distante. Con lo stesso coltello ha ucciso la suocera nel giardino dell’istituto. Poi si è tolto la vita.

Dinamica dell’omicidio

Moglie e figlio sono stati uccisi nel sonno, invece con la suocera c’è stata prima una breve conversazione, poi è stata portata all’esterno della struttura. In pochi minuti l’uomo di 66 anni ha concluso la strage.

Partite le indagini dei carabinieri, allertati dalle suore della RSA

I carabinieri sono stati allertati dalle suore della casa di riposo che si trova in Piazza Divina Provvidenza. Le forze dell’ordine hanno così rinvenuto anche i due cadaveri in casa, e ricostruito quanto era accaduto prima. All’interno dell’abitazione di famiglia hanno trovato un biglietto dove il killer aveva scritto di essere rovinato e che non era colpa nè della moglie nè tantomeno del figlio. Le indagini coordinate dalla Procura di Alessandria, hanno analizzato i conti dell’ingegnere, scoprendo la presenza di numerosi debiti.

Profilo del killer suicida

Martino Benzi, nato nel 1956, è ingegnere laureato al Politecnico di Torino nel 1982. Gli inquirenti hanno portato avanti le indagini per capire lo stato psicologico dell’uomo che poi si è tolto la vita.

Era titolare di uno studio di consulenza informazione e di progettazione e realizzazione di siti web. L’ingegnere era proprietario di un blog, raccontava la sua vita da padre e la vita del figlio. Tra le frasi sul blog, questa presentazione:

Sono uno che è nato nel 1956 si è deciso a fare un figlio a cinquant’anni, età in cui qualche mio compagno di scuola diventava nonno. Allora non stupitevi se questo blog, a volte, presenterà dei contenuti stranamente incongrui per il pacato gentiluomo che dovrei e vorrei essere. Sono costretto a pensare tre volte a ciò che scrivo e che rimarrà per sempre reperibile nei meandri del web.

I famigliari, una comunità sconvolta

La moglie lavorava a Valenza Po, in passato aveva sofferto di una malattia, il figlio invece studiava all’Itis. La strage famigliare ha sconvolto la comunità, c’è chi parla di femminicidio, di figlicidio, di disattenzione sociale. La moglie lavorava come impiegata in una storica azienda di gioielleria, i colleghi di lavoro sono sconvolti.

Iole Di Cristofalo
Iole Di Cristofalo
Articolista e web copywriter