La pandemia da coronavirus ha comportato una modifica della situazione economica delle famiglie.
Il Tasso di povertà nel periodo maggio-settembre 2020 è in aumento rispetto all’anno scorso: si passa dal 31% al 45%, e quasi una persona su due che si rivolge alla Caritas lo fa per la prima volta. Un aumento, quindi, di ben 14 punti.
In particolare, a dovere fronteggiare la crisi, sono le famiglie con minori, le donne e i giovani in età lavorativa.
A bussare alle porte delle varie Caritas anche piccoli commercianti e lavoratori autonomi, ai quali più di 136 Caritas hanno prestato immediatamente aiuto, sostenendoli, ad esempio, nelle rate del mutuo o per l’affitto degli immobili.
Secondo una stima, sono circa 450.000 le persone sostenute dalle Caritas diocesane.
Questi aiuti sono stati possibili grazie all’attivazione di fondi dedicati, che hanno potuto dare un minimo di sollievo a questi lavoratori che al momento versano in una situazione difficile.
Ma anche i minori subiranno, purtroppo, un doppio colpo da questa crisi. Il loro presente è infatti pregiudicato dalla condizione di povertà dei genitori, mentre il loro futuro dalla difficoltà che incontreranno nel trovare un lavoro.