E’ stato messo in manette Paolo Bellini, ex Avanguardia nazionale, condannato circa un anno fa all’ergastolo in primo grado dalla Corte d’Assise di Bologna. Secondo l’accusa è uno degli esecutori materiali della tragedia del 2 agosto 1980. Nell’attentato del capoluogo emiliano rimasero uccise 85 persone e furono oltre 200 i feriti. Nel 2020 l’inchiesta della Procura generale di Bologna inserì Bellini tra i colpevoli insieme agli ex Nar, già condannati in precedenza.
L’arresto odierno, come ha confermato uno dei suoi legali, sarebbe avvenuto su ordinanza della Corte d’Assise d’appello di Bologna. “Bellini è al carcere di Spoleto”, ha detto all’Adnkronos l’avvocato difensore Antonio Capitella.
Alla Procura Generale della Repubblica di Bologna, oggi 29 giugno alle 13, il Procuratore Generale facente funzione Lucia Musti terrà una conferenza stampa, alla presenza di Personale della Polizia di Stato di Bologna-Digos, del nucleo di Polizia Economico-Finanziario della Guardia di Finanza di Bologna e della Dia di Roma.
Le minacce al figlio del giudice Francesco Caruso
Un incontro in cui con ogni probabilità si farà luce su tutta la situazione ed emergeranno nuovi dettagli.
Tra i motivi di custodia cautelare in carcere ci sarebbero anche delle minacce nei confronti del figlio del giudice Francesco Caruso, presidente della Corte d’Assise bolognese, che in primo grado lo aveva condannato all’ergastolo.