Il bilancio sale di ora in ora, 100 morti e 4 mila feriti per le due esplosioni violente avvenute a Beirut nel pomeriggio di ieri. Questo è quanto riferiscono i media locali della croce rossa Libanese che tutt’ora stanno continuando a lavorare senza sosta.
Le due esplosioni
A provocare le esplosioni è stato un carico di nitrato di ammonio del peso di 2700 tonnellate che era conservato all’interno di un magazzino vicino al porto e che era stato sequestrato da una nave mercantile diversi anni fa nel 2014. L’esplosione ha provocato un grandissimo boato espandendosi come un fungo atomico. Un boato che si è sentito fino all’isola di Cipro a circa 200 chilometri di distanza.
Tra i tanti feriti anche un militare italiano ma adesso sta bene e ha informato i familiari. La Farnesina si è attivata è sta monitorando la situazione attualmente sembra che non ci siano altri italiani coinvolti.
Il primo ministro libanese chiede aiuto
Il primo ministro libanese Hassan Diab in un comunicato ai media locali ha lanciato un appello alla comunità internazionale affinchè diano aiuto al Libano. Intanto da Dubai si preparano per inviare aiuti umanitari da inviare a Beirut. Cosi come la Turchia e Israele sono pronti per mandare aiuti.
Sempre il ministro libanese ha detto “Sembra Nagasaki e Hiroshima, chiunque può vada via“. I materiali che sono esplosi potrebbero avere conseguenze pesanti a lungo termine. Alcuni testimoni oculari hanno riferito di aver visto una nuvola gigantesca arancione e adesso la preoccupazione è proprio la presenza di tossine nell’aria.
Ospedali distrutti
Il presidente dell’ordine degli infermieri Mirna Doumit ha confermato che diversi ospedali sono stati distrutti, tre completamente distrutti e due parzialmente. “E’ una catastrofe” ha dichiarato Doumit dobbiamo spostare i pazienti in altri ospedali o curarli per strada nei parcheggi o in quello che resta delle strutture“.
Trump “Sembra un attacco terroristico”
Secondo il presidente Trump le esplosioni sarebbero state causate da una bomba, ma questa tesi è stata smontata dai generali americani. Mentre un’ex agente della Cia Robert Baer è convinto che il nitrato di ammonio non è l’unico responsabile delle esplosioni, ritiene che vi erano altre munizioni e cariche esplosive e che il magazzino fosse un deposito di armamenti.