Benno Neumair si era recato dall’estetista appena 4 giorni dopo la scomparsa dei genitori. All’appuntamento si era presentato col cognome della madre: Benno Perselli. Ma le estetiste del centro lo avevano comunque riconosciuto.
Ad ogni modo, ciò che ne è apparso, era il ritratto di un ragazzo ben diverso da quello che tutti siamo abituati a vedere nelle foto: magro, sciupato, quasi irriconoscibile.
Benno da tempo lottava contro le psicosi, la scorsa estate era stato ricoverato in Germania per un episodio di schizofrenia. E Peter e Laura erano preoccupati per la sua salute mentale, al punto che volevano che si curasse in clinica, lì a Bolzano.
Che sia stato questo a spingerlo a commettere il terribile delitto? E se poi avesse rimosso il folle gesto, come potrebbe ora comprendere il motivo per il quale si trova in carcere? Solo una perizia psichiatrica potrà rispondere a queste domande.











