Negli ultimi mesi è tornato alla ribalta uno degli indiscussi capolavori della Band britannica, meglio conosciuta con il nome dei Queen.
Il pluripremiato film, di recente uscito nelle sale cinematografiche, che narra la vita di uno dei migliori frontman della storia della musica mondiale, Freddie Mercury, ha come titolo proprio uno dei pezzi più coinvolgenti, stravaganti e misteriosi della band: Bohemian Rhapsody.
Bohemian Rhapsody, tutti i numeri del capolavoro dei Queen
La canzone venne pubblicata il 31 ottobre del 1975 come primo estratto del quarto album “A Night at the Opera” ottenendo subito un immediato successo piazzandosi al terzo posto nella classifica dei singoli più venduti nel regno unito preceduto da altri due capo valori, “Candle in the Wind 1997/Something About the Way You Look Tonight” di Elton John brano del 1997 e “Do They Know It’s Christmas” di Band Aid, brano del 1984.
La canzone, frutto della innata genialità di Freddie venne scritta al pianoforte agli inizi del 1975 nella sua casa londinese a Kensington. Il gruppo composto dal chitarrista Brian May, dal bassista John Deacon e dal batterista Roger Taylor accettò con entusiasmo definendo originale l’idea del loro leader.
Difatti, il 24 agosto 1975 iniziarono le registrazioni presso il Rockfield Studio 1, in Galles, dopo tre settimane di prova a Herefordshire. Le sessioni per crearla richiesero 6 settimane di lavoro e ben 6 studi di registrazione per produrla, in quanto gli stessi non erano in possesso di nastri in grado di contenere tutte le tracce necessarie alla redazione complessiva della canzone.
Nel gennaio del 1976 aveva già fatto registrare la vendita record di più di un milione di copie rimanendo al vertice della classifica dei singoli per ben 9 settimane. Impresa sfiorata anche nel 1991, dopo la morte di Freddie Mercury, quando balzò di nuovo in prima posizione restandovi ber 5 settimane.
Nel 2017 si registrano oltre 2 milioni e mezzo di vendite certificate, mentre nel 2018, complice l’uscita del film, ha infranto un altro record risultando la canzone incisa nel XX secolo più ascoltata di sempre in streaming, toccando la cifra astronomica di 1,6 miliardi di riproduzioni.
Bohemian Rhapsody, significato del titolo e struttura musicale
Il termine Bohemian fa riferimento alla Boemia, regione storica della Repubblica Ceca nonché luogo di nascita di Faust, protagonista dell’omonima opera scritta da Johann Wolfgang von Goethe, scrittore, poeta e drammaturgo tedesco.
Faust narra la storia di un uomo che vende l’anima al diavolo ma che alla fine riesce a riscattarsi.
Il protagonista è un uomo intellettuale tormentato però dal fatto di non essere stato in grado di scoprire i segreti della natura. Questa sua ossessione lo porterà ad avvicinarsi alla magia, nella speranza che qualche spirito lo aiuti a carpire il senso della vita. La trama è molto complessa, basti pensare che l’autore dedicò all’opera sessant’anni di lavoro suddividendola in tre momenti successivi.
Uno dei momenti più importanti è quando Faust viene inseguito da un cane fino al suo studio. All’improvviso l’animale si trasforma e rivela di essere il diavolo Mefistofele in persona che lo convinse ad accettare la sua proposta ovvero una vita meravigliosa in cambio della sua anima che il diavolo prenderà nel momento in cui egli godrà al punto tale da esclamare: “sei così bello! fermati!”
Faust ringiovanisce ma diventa arrogante ma una volta vecchio e stanco sarà sopraffatto dai rimorsi e dalla depressione. Alla fine gli angeli lottano per salvarlo.
Mefistofele reclama l’anima di Faust, che però sale al cielo per il suo costante impegno a favore del bene e della società. Nel finale, un angelo spiega il motivo per il quale Faust è stato salvato: la sua continua aspirazione all’infinito.
In effetti la canzone sembra riproporre tutte le fasi della vita del protagonista dell’opera di Goethe.
Secondo altri, invece, il riferimento è al famigerato bosco boemo in California, luogo dove ogni anno si ritrovano politici ed uomini “potenti” che compiono strani riti e sacrifici.
Il termine Rhapsody, tradotto in italiano, significa rapsodia e rappresenta un brano composto da più parti musicali anche molto diversi tra di loro che non seguono uno schema fisso e possono differenziarsi tanto per ritmo quanto per armonia.
Il titolo utilizzato rispecchia perfettamente la struttura utilizzata nel capolavoro dei Queen, basti pensare che la stessa è composta da 7 parti musicali:
- La prima e la seconda a cappella
- La terza è una ballata
- La quarta è un assolo di chitarra
- La quinta è in stile opera
- La sesta è in stile rock
- La settimana è un atto finale.
Centottanta nastri di voci, 70 ore di parti d’opera. Roger Taylor ha più volte dichiarato che le case discografiche tentarono in più occasioni di tagliarla. “Ci dicevano che era troppo lunga e non avrebbe funzionato. Abbiamo pensato, Beh, non avrebbe alcun senso, si perderebbero tutti i diversi stati d’animo che esprime. Così abbiamo detto di no. O i sei minuti o niente“. La durata con esattezza è di 5:55. Il dubbio iniziale sull’eccessiva durata venne confermato anche quando il loro manager la fece ascoltare ad un altro artista, che seguiva Elton John, il quale disse: “Sei impazzito! Le radio non la passeranno mai!!“. Di li a poco dovettero ricredersi quando Freddie consegnò di nascosto il barano ad un suo amico dj che la trasmise 14 volte in due giorni.
Bohemian Rhapsody, il mistero dietro il significato del testo
Ricapitolando la canzone si suddivide in sette parti.
Le prime due, cantate a cappella, iniziano con un interrogativo:
E’ QUESTA LA VERA VITA O È SOLO UNA FANTASIA?
Un interrogativo al quale almeno una volta nella vita noi tutti abbiamo cercato di dare risposta. Freddie vuole quindi portarci a riflettere su quello che è definito il mistero per eccellenza, il senso della vita.
TRAVOLTO DA UNA FRANA SENZA SCAMPO DALLA REALTÀ ALZA LO SGUARDO AL CIELO E VEDRAI SONO SOLO UN POVERO RAGAZZO, NON HO BISOGNO DI ESSERE CAPITO PERCHÉ MI LASCIO TRASPORTARE, SONO UN INDOLENTE, UN PO’ SU, UN PO’ GIÙ COMUNQUE IL VENTO CONTINUA A SOFFIARE, A ME NON IMPORTA
con queste parole Freddie fa riferimento al destino che è rappresentato dal vento che scuote su e giu senza che noi possiamo fare qualcosa per evitare o prevedere ciò che accadrà nella nostra vita.
La terza parte è introdotta da una confessione disperata alla madre:
Mamma, ho appena ucciso un uomo, Gli ho puntato una pistola alla testa, Ho premuto il grilletto, ed ora è morto. Mamma, la vita era appena iniziata, ma ora l’ho lasciata e l’ho buttata via Mamma, Non volevo farti piangere Se non sarò tornato a quest’ora domani Va avanti, va avanti, come se niente fosse stato Troppo tardi, è venuta la mia ora, Rabbrividisco Il corpo mi fa male in continuazione, Addio a tutti, devo andare Devo lasciarvi tutti ed affrontare la verità Mamma, Non voglio morire, Qualche volta vorrei non essere mai nato
Freddie non confessa un vero e proprio omicidio bensì dichiara alla madre di aver ucciso una parte di se stesso. Per andare avanti a volte è necessario liberarci della nostra vecchia immagine o di parti di essa che non corrispondono più a quello che oggi siamo. Probabilmente questo è il passaggio cruciale in cui Freddie sembra rivelare la sua omosessualità.
Freddie descrive perfettamente i conflitti interiori, le incertezze e le insicurezze che ci affliggono quando non possiamo fare a meno di confessare alle persone che amiamo un qualcosa che probabilmente li deluderà. La sua preoccupazione per il dolore che potrebbe provocare alla madre è talmente grande che sfocia in una richiesta cruda “qualche volta vorrei non essere mai nato”.
L’atteggiamento protettivo verso la sua famiglia trova conferma in un’intervista rilasciata proprio dalla madre nella quale lei stessa dichiarò “Ci ha protetto non discutendo mai di tali questioni” riferendosi alla sessualità e alla sua malattia.
La quarta è un assolo di chitarra
La quinta parte che introduce l’opera oltre a rappresentare un tocco di genialità e anche una delle più criptiche e difficili da decifrare
INTRAVEDO UNA SOTTILE SAGOMA D’UOMO SCARAMOUCHE, SCARAMOUCHE, BALLERAI IL FANDANGO? FULMINI E SAETTE MOLTO, MOLTO SPAVENTOSO
Roger Taylor ha più volte definito questa parte del testo come “un’assurdità nel mezzo” . E difficile attribuire a queste parole un significato esatto ed univoco.
Scaramouche o Scaramouch, è un personaggio clown della Commedia dell’arte italiana, in particolare è una maschera napoletana. Solitamente descritto come un millantatore di coraggio che mostra in realtà la sua vigliaccheria nei momenti di pericolo . Il Freddie interiore sembra voler invitare il freddie (scaramouche-maschera) che tutti conoscono a danzare il fandango ovvero una danza spagnola di coppia divertente e molto colorata, quasi a voler sdrammatizzare il conflitto interiore.
Scaramuccia infatti è un termine utilizzato anche per descrivere una lotta, uno scontro, quindi ritorna il riferimento alla lotta interiore tra due personalità contrastanti. Dal momento che il sé omosessuale non sarà accettato dal pubblico prevede fulmini e saette molto spaventose ovvero reazioni dure nei suoi confronti.
GALILEO, GALILEO, GALILEO FIGARO MAGNIFICO
Con le parole Galileo, Figaro è Magnifico, Freddie palesa la sua passione per l’opera, quindi parla nuovamente di sé. Molte sono le teorie che nel tempo hanno cercato di fornire una spiegazione plausibile sul vero significato.
La teoria più accreditata è che la frase provenga dalla citazione Galileus Figarus Magnificus, che significa Dio è magnifico, in quanto a Roma si usava chiamare Cristo con il nome di Galileo (nativo della Galilea), ed è vista come una invocazione per una confessione dei suo peccato più grande, la sua omosessualità. Interpretazione comunque improbabile visto che Freddie non era cattolico ma di fede Zarathustra.
Per altri la citazione del Barbiere di Siviglia in cui la parola Figaro viene ripetuta per cinque volte rappresenta più semplicemente un omaggio ad una delle sue più grandi passioni, l’opera.
Il riferimento più ricco di significato è quello di Galileo Galilei, brillante astronomo, perseguitato dalla Chiesa cattolica per aver ipotizzato che la Terra girasse attorno al Sole. Freddie si immedesima nella stessa condizione di Galileo, la sua religione che non riconosce la sua omosessualità e per questo sarà perseguitato. Nel testo è chiaro l’attestato di stima nei confronti dell astronomo definendolo “Magnifico”.
Inoltre forse pochi sanno che lo zoroastrismo, l’astronomia e l’astrologia sono tra loro strettamente collegati.
MA SONO SOLO UN POVERO RAGAZZO E NESSUNO MI AMA SOLO UN POVERO RAGAZZO DI POVERA FAMIGLIA RISPARMIATE LA SUA VITA DA QUESTA MOSTRUOSITÀ MI LASCIO TRASPORTARE, SONO UN INDOLENTE,
In questi versi riappare la lotta interiore, ed implora il mondo, da lui definito come qualcosa di mostruoso, di risparmiare la sua vita giustificando il suo modo di essere dallo stato confusionale in cui il cantante si trova.
MI LASCERETE ANDARE? BISMILLAH! NO, NON TI LASCEREMO ANDARE LASCIATELO ANDARE BISMILLAH! NON TI LASCEREMO ANDARE LASCIATELO ANDARE BISMILLAH! NON TI LASCEREMO ANDARE – LASCIATEMI ANDARE NON TI LASCEREMO ANDARE – LASCIATEMI ANDARE NO, NO, NO, NO, NO, NO, NO MAMMA MIA, MAMMA MIA, MAMMA MIA LASCIAMI ANDARE
Alla domanda mi lascerete andare? Freddie riceve la seguente risposta: “Bismillah. No non ti lasceremo andare“. Bismillah è una parola araba che significa nel nome di Allah.
Il riferimento è nuovamente alla religione che è il filo conduttore di tutta la sua vita e alla quale Freddie sembra volersi aggrappare nei momenti più bui.
Nello zoroastrismo il bene e il male si combattono costantemente l’un l’altro
Ed è questo che giustifica il suo grido di lasciarlo libero da ogni contrasto interno.
BEELZEBÙ HA MESSO UN DIAVOLO DA PARTE PER ME
C’è poi un riferimento a Belzebù, il re delle tenebre. Qui il brano ci sta mostrando il desiderio di Freddie di sfuggire dalle convenzioni sociali, quello di vivere la sua vita anche se questo dovesse condannarlo all’inferno. Belzebù altro non è che Satana che sembra avergli riservato un triste destino per i suoi peccati. Egli è consapevole di vivere una vita di eccessi e fuori dagli schemi convenzionali e che prima o poi sarà giudicato.
La sesta parte è in stile rock ed ha lasciato molti dubbi interpretativi
COSÌ PENSATE DI POTERMI LAPIDARE E SPUTARMI IN UN OCCHIO COSÌ PENSATE DI POTERMI AMARE E LASCIARMI MORIRE OH TESORO NON PUOI FARMI QUESTO DEVO SOLO USCIRNE DEVO SOLO USCIRE DRITTO VIA DA QUI
Secondo alcuni pronunciare queste parole non sarebbe Freddie bensì il Diavolo che prende atto della sua sconfitta di fronte alla confessione, al pentimento e all’amore di Freddie. Quindi perde la battaglia e se ne va.
Probabilmente si assiste ancora una volta ad una lotta interiore tra il Freddie che tutti conoscono ed il vero Freddie che chiede di lasciarlo andare, di poter manifestare liberamente la sua vera identità senza subire attacchi e soprusi. Nello stesso tempo rivolge un messaggio ai suoi detrattori. Emblematico il riferimento alla lapidazione che nella teocrazia islamica rappresenta la punizione stabilita per la devianza sessuale.
L’ultima parte è un atto finale
NIENTE VERAMENTE IMPORTA CHIUNQUE PUÒ CAPIRLO NIENTE VERAMENTE IMPORTA, NIENTE VERAMENTE M’IMPORTA, COMUNQUE IL VENTO CONTINUA A SOFFIARE…
Freddie si sente finalmente libero di vivere la sua vita senza nascondere il suo vero io. Il finale del gong è intriso di significato. Secondo la tradizione orientale, il gong ha il potere di curare le persone che sono impossessate da un demone stimolando i processi di autoguarigione. Freddie si è finalmente liberato dai suoi demoni.
Il vento qualunque cosa accade continua a soffiare offrendoci sempre nuove opportunità per cambiare e ricominciare.
[su_note]Si ringrazia Bob Arctor per la traduzione dei testi presenti nel video caricato sul suo canale youtube[/su_note]