Borri trovato morto in giardino: compare l’ipotesi di “omicidio”

La Procura aprirà un fascicolo per fare chiarezza sull’ultimo colpo esploso

Ciò che sembrava un terribile caso di suicidio premeditato, potrebbe trasformarsi in omicidio. Stiamo parlando di Paolo Borri, l’oculista di 66 anni trovato morto nel suo giardino di casa nella frazione sanlazzarese di La Mura San Carlo. Qui nel primo pomeriggio di lunedì 27 febbraio, l’uomo originario di Arezzo è stato trovato privo di vita, e il suo decesso, in un primo momento, era stata archiviato dalle autorità giudiziarie come “morte amministrativa”. Tuttavia, a seguito di diverse indagini, adesso la Procura intende aprire un fascicolo per omicidio contro ignoti. 

A dare l’allarme intorno alle 15.00, è stata una donna che abita nella stessa villetta di via del Seminario in cui viveva Borri. Ha trovato il corpo dell’uomo riverso a terra vestito di tutto punto con addosso anche il cappotto e uno zainetto su una spalla. Accanto a lui c’era anche una pistola Glock, che l’uomo aveva regolarmente dichiarato alle autorità. Al momento non si sa se si trattata dell’arma del delitto che avrebbe colpito l’oculista alla testa. 

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Il dettaglio che ha insospettito il PM

Un dettaglio, in particolare, ha portato il pm Gustapane a decidere di sequestrare la salma e di procedere per via penale e non amministrativa. Nel momento in cui una pistola di quel tipo esplode l’ultimo colpo, il cane dell’arma rimane aperto. Quello della pistola di Borri, invece, era regolarmente chiuso. Si attendono sviluppi nelle prossime ore.