Bus in scarpata: arriva l’assoluzione!

E' arrivata l'assoluzione piena per l'amministratore delegeto di Autostrade

Stamattina il giudice del tribunale di Avellino, Luigi Buono ha letto la sentenza sull’incidente del bus finito nella scarpata.

L’esito della sentenza

La sentenza, accompagnata dalle urla dei familiari delle vittime è stata chiara: Otto condanne e sette assoluzioni per i 15 imputati nel processo. La condanna più grave è stata di 12 anni a Gennaro Lametta, proprietario del mezzo. Mentre, totolmente scagionato da ogni accusa l’Amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, Giovanni Castellucci. Per lui erano stati chiesti 10 anni di reclusione, e non sconterà neanche un giorno.

I fatti del 28 luglio 2013

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Ciò che è accaduto è ormai noto. 40 vittime per un incidente sulla A16, in cui in bus era finito dritto dritto in fondo ad una scarpata. Gli imputati erano 15 a titolo vario dall’omicio colposo al falso in atto di ufficio. Sotto accusa anche le condizioni dell’autostrada Napoli-Canosa, su cui era avvenuto il drammatico incidente. Durante il processo, era emerso che il bus era davvero abbastanza logorato. Il perito l’ingegnere Alessandro Lima, incaricato dalla Procura di redigere una perizia aveva riscontrato un guasto del sistema frenante. Sue le parole: “il bus, qualche chilometro prima del viadotto, subì la rottura del giunto cardanico e la conseguente perdita dell’albero di trasmissione, che a sua volta determinò il blocco dell’impianto frenante“.

La reazione dei familiari delle vittime non si è fatta attendere. Urla, insulti, pianti sono scoppiati subito dopo la lettura di quanto stabilito dal giudice. 40 vittime rimangono ancora senza giustizia. Dal pubblico anche minacce contro il giudice “Esci, ti aspettiamo”. Parole che sanno di amaro, parole che non trovano conforto, parole che puzzano di una giustizia ancora non arrivata.