Chiuso il caso Ruby ter: Berlusconi assolto dall’accusa di corruzione in atti giudiziari

Assolte, con la formula "perché il fatto non sussiste", anche Karima el Mahroug e le 20 giovani ex ospiti delle serate di Arcore

E’ giunto al termine il caso Ruby ter. Dopo poco più di due ore di camera di consiglio e oltre 6 anni di processo, sono crollate le accuse di corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza nei confronti di Silvio Berlusconi. Il Cavaliere è stato definitivamente assolto e con lui anche 29 imputati del processo, alcuni prosciolti per prescrizione per le posizioni minori. Assoluzioni volute e annunciate dai giudici Tremolada-Gallina-Pucci della settima penale di Milano, con la formula perché il fatto non sussiste.

Tra le assoluzioni anche quelle di Karima el Mahroug e le 20 giovani ex ospiti delle serate di Arcore. Tra le poche imputazioni: l’ex senatrice Maria Rosaria Rossi, una calunnia che era contestata a Roberta Bonasia e le presunte false testimonianze imputate a Simonetta Losi. Per Berlusconi la procura aveva chiesto ben 6 anni di reclusione e oltre 10 milioni di euro di confisca, ma dopo la sentenza è stato tutto cancellato. 

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Cos’è accaduto 6 anni fa

Ma quale la causa del processo? A gennaio 2017 Kharima El Mahroug, all’epoca appena maggiorenne, accusò l’allora premier di avances sessuali durante le “cene eleganti di Arcore”. Da accusatrice, la donna finì tra i 28 imputati. Grande soddisfazione anche per il legale di Silvio Berlusconi, il quale ha commentato la sentenza con queste parole: “Un’ assoluzione con la formula più ampia e piena possibile. Non posso che esserne enormemente soddisfatto. Tre su tre”

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