Oggi il Tour lo ha vinto il polacco Rafal Majka, la vittoria è stata costruita fin dall’ undicesima frazione del Tour Pau-Cauterets di 188 km, questa è una tappa molto impegnativa per i ciclisti infatti la mitica salita è di 17,1 Km.
Anche il nostro Vincenzo Nibali ha trovato molte difficoltà oggi al Tour infatti il suo ritardo è di 50″ Il capitano Astana sul Tourmalet aveva tenuto il passo dei migliori e guidato anche il plotoncino con Froome, Quintana, Contador, Gallopin, Valverde. Quindi Nibali perde questi 50 secondi dalla classifica generale. L’olandese della Trek prende il suo posto in classifica, sul traguardo arriva secondo Daniel Martin che ha riacciuffato la piazza d’onore negli ultimi km dopo essere stato a lungo in fuga e si è aggiudicato anche il premio della combattività. Terzo Emanuel Buchmann. Chris Froome rimane saldamente maglia gialla con 2’52” su Tejay Van Garderen e 3’09” su Nairo Quintana.
LE FUGHE : Durante la frazione del Tour sono state diverse le fughe. Il primo a scattare è stato un quartetto non qualunque composto da Lieuwe Westra (Astana) che ha iniziato l’azione, Michal Kwiatkowski (Etixx-Quick Step), Bob Jungels (Trek) e Edvald Boasson Hagen (MTN-Qhubeka). Sono stati ripresi dopo 47 km. Dopo un’ottantina di km dal gruppo sono poi scattati in sette: Steve Morabito (Fdj), Rafal Majka (Tinkoff), Serge Pauwels (Mtn), Thomas Voeckler (Europcar), Emanuel Buchmann (Bora), Julien Simon (Cofids) e Arnaud Demare (Fdj). Sono partiti all’inseguimento Daniel Martin (Cannondale-Garmin) e Andry Grivko (Astana). L’irlandese, vincitore dell’ultimo Lombardia ha poi salutato l’ucraino e sulla salita del col d’Aspin è andato a riprendere il gruppo di testa dal quale, nel frattempo si era staccato Demare. Martin ha conquistato il gpm di prima categoria dell’Aspin.
ABBANDONI – Ci sono stati tanti ritiri nella tappa odierna, Alberto Rui Costa, Johan Van Summeren e Rein Taaramae, un uomo in meno per Vincenzo Nibali, Daniele Bennati, un uomo in meno per Alberto Contador.
DOMANI — Giovedì 16 infine Lannemezan-Plateau de Beille, km 195: qui vinse Marco Pantani nel 1998. Tappone pirenaico con Portet d’Aspet (omaggio a Fabio Casartelli nel ventennale della morte, 4,3 km al 9,7%), Col de la Core (14,1 km al 5,7%) , Port de Lers (12,9 km al 6%) e finale sulla dura salita di Plateau de Beille (all’altezza di Andorra, ma in Francia) che porta a 1.780 metri e misura 15,8 km con pendenza media del 7,9% e punte del 9,5%.
ORDINE D’ARRIVO — 1. Rafal Majka (Pol, Tinkoff-Saxo) in 5h02’01”; 2. Martin (Irl) a 1’00”; 3. Buchmann (Ger) a 1’23”; 4. Pauwels (Bel) a 2’08”; 5. Voeckler (Fra) a 3’34”; 6. Simon (Fra); 7. Mollema (Ola) a 5’11”; 8. Valverde (Spa) a 5’19”; 9. Froome (Gb) a 5’21”; 10. Contador (Spa); 11. Quintana (Col); 23. Nibali a 6’11”.
CLASSIFICA GENERALE – 1. Chris Froome (Gb, Team Sky) in 41h03’31”; 2. Van Garderen (Usa) a 2’52”; 3. Quintana (Col) a 3’09”; 4. Valverde (Spa) a 3’59”; 5. Thomas (Gb) a 4’03”; 6. Contador (Spa) a 4’04”; 7. Gallopin (Fra) a 4’33”; 8. Gesink (Ola) a 4’35”; 9. Barguil (Fra) a 6’44”; 10. Mollema (Ola) a 7’05”; 11. Nibali a 7’47”.
A cura di : Damiano Risoldi