Clan Politi: sedici arresti della Sacra Corona Unita

Oltre allo spaccio di droga, contestati autoriciclaggio, intestazione fittizia di beni, detenzione e porto abusivo di armi

Nell’ambito dell’operazione ribattezzata “Filo di Arianna”, sono scattati 16 arresti. I carabinieri del Ros di Lecce sono a lavoro dalle prime ore di oggi 15 maggio. Il tribunale del capoluogo salentino su richiesta della procura distrettuale antimafia, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Oltre allo spaccio di droga, ai sedici soggetti sono contestati autoriciclaggio, intestazione fittizia di beni, detenzione, porto abusivo di armi e munizioni, reati di frode fiscale aggravati da associazione di tipo mafioso. 

Secondo le ricostruzioni, gli indagati sarebbero legati al clan Politi della Sacra Corona Unita, operante sul versante orientale della provincia di Lecce. Il clan avrebbe operato a Monteroni, Lecce, Arnesano, San Pietro in Lama, Novoli, Leverano, Porto Cesareo e Veglie. Durante le indagini è emersa la riorganizzazione del clan mafioso conseguente all’operazione “Labirinto” del Ros del 2018. In quest’occasione era stato messo in manette  anche il presunto capo Saulle Politi. 

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La riorganizzazione del clan mafioso iniziata nel 2019

Il tutto sarebbe ricominciato nel 2019, quando Gabriele Tarantino, 44 anni, agli arresti domiciliari, avrebbe assunto la reggenza del clan, curando l’affiliazione di nuovi aderenti e la definizione delle strategie criminali. Avrebbe provveduto anche alla costituzione di una cassa comune, con lo scopo di sostenere gli affiliati detenuti e le attività imprenditoriali riconducibili al clan.