I fagiolini sono una delle verdure più apprezzate: piacciono a grandi e piccoli e si possono cucinare in svariati modi. Hanno anche delle proprietà nutritive non indifferenti è anche per questo che è consigliabile consumarli in modo costante soprattutto in estate.
Ricchi di fibre e di acqua, ma anche antiossidanti in quanto contengono la vitamina c che combatte i radicali liberi sono anche perfetti nelle diete ipocaloriche e ideali per chi soffre di diabete in quanto hanno un basso indice glicemico. Le vantaggiose caratteristiche nutrizionali dei fagiolini li rendono una verdura a cui non è possibile rinunciare, di conseguenza averli in tavola è davvero vantaggioso.
Per evitare di comprare i fagiolini tutti i giorni si possono conservare in vari modi. In primo luogo si possono congelare da cotti. Vanno prima lessati, poi posti su canovaccio da cucina pulito, si attende che si freddino e poi si mettono in buste di plastica per alimenti. Una volta preparati i pacchetti e chiusi bene possono essere posti in freezer e consumati all’occorrenza. I fagiolini si possono congelare anche crudi: si lavano con un cucchiaio di bicarbonato, si puliscono eliminando le due estremità, poi si asciugano. A questo punto possono essere congelati e conservati fino a 12 mesi.
Fagiolini sott’olio: ecco come conservarli
I fagiolini si possono conservare in frigorifero per qualche giorno nel reparto dedicato alla frutta e alla verdura: è sufficiente avvolgerli, senza averli lavati, nella carta da cucina e metterli nei sacchetti di plastica per alimenti.
Infine possono essere conservati sott’olio. Prima si lavano e puliscono, poi si fanno sbollentare per qualche minuto in acqua salata con aceto: si scolano, si asciugano e si lasciano freddare. A questo punto i fagiolini vengono messi in barattoli di vetro insieme ad uno spicchio d’aglio e dell’erbe aromatiche a piacere. Si copre il tutto con l’olio evo e si chiude bene il contenitore che verrà posto in un luogo fresco e asciutto. Fate sempre attenzione alle conserve fatte in casa, andranno sterilizzati per evitare l’insorgere di spore botuliniche. Per evitare la formazione della tossina bisogna acidificare le conserve con aggiunta di aceto (ph 4.5). La tossina botulinica si distrugge col calore ma le spore resistono all’ebollizione.