A causa dell’aumento esponenziale dei contagi avvenuti in Italia il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha varato il nuovo DPCM che ha introdotto novità interessanti per ridurre i contagi da Covid-19. Il decreto citato infatti prevede che da Lunedì 26 ottobre a martedì 24 novembre le palestre, piscine, teatri, discoteche e molti altri locali dovranno restare chiusi.
Lo scenario tratteggiato dal nuovo provvedimento d’urgenza non è molto dissimile da ciò che è accaduto nei mesi di marzo ed aprile. Alcuni, infatti, parlano di un “semi-lockdown”. In molti in queste ore si staranno chiedendo cosa devono fare, specie che hanno precedentemente sottoscritto un abbonamento annuale o mensile per la palestra o acquistato un biglietto stagionale per visionare gli spettacoli teatrali in programma.
Come ottenere i rimborsi
La situazione attuale non è molto diversa dal lockdown che ci ha travolto nei mesi passati. Di conseguenza le modalità di rimborso degli abbonamenti non saranno diverse. È possibile chiedere quindi alla struttura dove è stato acquistato l’abbonamento il rimborso equivalente al periodo che, per forza maggiore, non potrà essere usufruito. Ovviamente sarà necessario allegare il relativo scontrino d’acquisto che prova l’avvenuto acquisto. Oppure, di comune accordo, è possibile ottenere un buono di valore equivalente da spendere nella stessa struttura entro un lasso di tempo predeterminato.
Concerti e spettacoli
Anche per quanto concerne gli spettacoli e i concerti annullati a causa del nuovo DPCM, la situazione non cambia rispetto a ciò che è accaduto durante il lockdown. L’organizzazione dell’evento infatti è tenuto ad emettere il rimborso del biglietto oppure dare un voucher dal valore equivalente da utilizzare entro e non oltre i diciotto mesi dall’emissione. Ovviamente chi otterrà il voucher, qualora nei diciotto mesi si dovessero verificare altre difficoltà connesse al covid-19, avrà diritto ad ottenere il rimborso totale del biglietto acquistato. Idem nell’ipotesi in cui l’organizzatore provveda ad eliminare l’evento (musicale o teatrale ecc).