La bozza di ordinanza che rende operativo il coprifuoco in tutta la Lombardia è stata firmata dal governatore Attilio Fontana e dal ministro della Salute Roberto Speranza. Il documento è stato inviato all’Anci e ai sindaci di 12 capoluoghi per la valutazione.
Come spiegavamo ieri, rende operativo dal 22 ottobre fino al 13 novembre:
- la chiusura di tutte le attività;
- il divieto agli spostamenti delle persone dalle 23 alle 5 del mattino successivo.
Con il coprifuoco in Lombardia ritorna l’autocertificazione. Il modello è ancora quello del 25 marzo 2020: bisogna aspettare il sito della Regione e Viminale per eventuale nuova scrittura.
I cittadini con queste nuove restrizioni si potranno spostare solo per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e urgenza, come quelle legate alla salute. Anche il rientro a casa necessiterà della firma e compilazione dell’autocertificazione. Il modello è ancora quello del 25 marzo 2020, per eventuale nuova scrittura bisogna aspettare o il sito della Regione Lombardia o il Viminale.
Maggiori dettagli sulle disposizioni in Lombardia
I controlli delle forze dell’ordine saranno a tappeto, chi esce senza autocertificazione e mascherina rischia sanzioni molto severe. Il motivo di questa presa di posizione è il trend negativo con 500 casi in terapia intensiva, 400.000 ricoveri ospedalieri.
Le attività in Lombardia dovranno rispettare l’orario di chiusura imposto. Sembra che la bozza preveda addirittura l’abbassamento delle serrande anticipate di un’ora rispetto a tutto il territorio nazionale.
Chi esce da un locale pubblico per un acquisto e ha uno scontrino con orario esatto ore 23.00, avrà un margine di tempo per tornare nella propria abitazione da dove non dovrà più uscire fino alle 5.00. Chi fa lavori notturni o deve andare in ospedale si deve spostare con l’autocertificazione firmata e compilata.
Elenco dei negozi chiusi e dei servizi che rimarranno aperti.
A Milano si fermeranno anche i week end di shopping e passeggiate. Niente più assembramenti in centri commerciali, della media e grande distribuzione.
- Solo gli ipermercati interni rimarranno aperti per vendere generi alimentari e di prima necessità.
- Chiudono invece: abbigliamento, calzature, bricolage, casalinghe, l’ordine è di tenere le saracinesche chiuse.
Discreta apertura per gli sport da contatto, dove avevamo detto che c’era il rischio di un divieto totale. Solo gli allenamenti individuali potranno continuare.