Coronavirus, cambiano i servizi postali, le ricette mediche e le scadenze fiscali: tutte le novità

Cambiano le abitudini degli italiani ed i servizi essenziali. Poste Italiane sospende alcuni servizi, l'Agenzia delle Entrate comunica la proroga di alcune scadenze fiscali.

Con il Decreto Legge “Cura Italia“, importanti novità sono state introdotte per quanto riguarda i prodotti postali, le ricette mediche, le scadenze del calendario fiscale e le autocertificazioni per gli spostamenti.

Poste Italiane annuncia quali servizi continuerà a garantire e quali altri sono sospesi temporaneamente

Saranno garantiti i servizi essenziali, riguardanti quindi l’invio e la ricezione di raccomandate, pacchi, lettere e corrispondenza varia (assicurata e non) su tutto il territorio nazionale.

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In linea straordinaria, per i servizi per cui è richiesta una ricevuta, sarà sufficiente la firma del postino, il quale diverrà un pubblico ufficiale, dopo essersi accertato della presenza a casa del destinatario. Il plico relativo verrà insegnato nell’apposita cassetta postale.

Coronavirus: le ricette per le medicine via mail o WhatsApp

Un’altra ordinanza, firmata dalla Protezione Civile, consente ai cittadini di ottenere dal proprio medico il numero di ricetta elettronica senza più la necessità di ritirare fisicamente, e portare in farmacia, il promemoria cartaceo.

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La misura vuole evitare di affollare gli studi dei medici di base, anche solo per avere una ricetta utile per acquistare un medicinale.

La ricetta medica arriverà via e-mail, con un messaggio sul proprio smartphone o attraverso una telefonata del medico, senza più la necessità di ritirare fisicamente, e quindi portare in farmacia, il promemoria cartaceo. Si tratta di un’ulteriore misura che viene incontro alla necessità di limitare la circolazione dei cittadini e di arrestare i contagi del nuovo.

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Al momento della generazione della ricetta elettronica da parte del medico che la prescrive l’assistito può chiedere al medico stesso il rilascio del promemoria dematerializzato ovvero l’acquisizione del numero di ricetta elettronica.

Questo procedimento può avvenire tramite trasmissione del promemoria in allegato ad un messaggio di posta elettronica, nel caso in cui l’assistito indichi al medico la propria casella di posta elettronica certificata (PEC) o quella di posta elettronica ordinaria (PEO). La comunicazione può avvenire anche attraverso un sms o con applicazione per telefonia mobile che consente lo scambio di messaggi e immagini.

Un altro metodo, infine, è la semplice comunicazione telefonica da parte del medico del numero di ricetta elettronica.

Calendario fiscale, come cambia a causa del Coronavirus: tutte le scadenze

Varato prima dal Decreto “Cura Italia” e poi confermato dall’Agenzia delle Entrate sono stati prorogati dal 16 al 20 marzo 2020 tutti i versamenti nei confronti delle pubbliche amministrazioni da parte di ogni tipologia di soggetto. In particolare, l’articolo 60 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 ha disposto la proroga al 20 marzo 2020 dei versamenti nei confronti delle pubbliche amministrazioni, inclusi quelli relativi ai contributi previdenziali e assistenziali e ai premi per l’assicurazione obbligatoria, in scadenza il 16 marzo 2020.

Si fa riferimento, in particolare ai seguentiIn una specifica risoluzione n. 12/E dell’AE sono state riportati a titolo indicativo i Codici Ateco riconducibili alle attività interessate dalla proroga.

La proroga è applicabile ai versamenti dovuti a qualsiasi titolo dalla generalità dei contribuenti nei confronti delle pubbliche amministrazioni, in scadenza alla data del 16 marzo 2020.

Si prevede anche la sospensione fino al 30 aprile 2020 dei termini relativi ai versamenti delle ritenute alla fonte e dei contributi previdenziali e assistenziali, nonché dei premi per l’assicurazione
obbligatoria, per le imprese turistico-ricettive, le agenzie di viaggio e turismo e i tour operator.

Sempre con riferimento ai settori maggiormente colpiti dalla pandemia, il decreto ha stabilito la sospensione, fino al 30 aprile 2020 di: versamenti delle ritenute, contributi previdenziali e assistenziali, disponendo anche la sospensione dei termini dei versamenti IVA, in scadenza nel mese di marzo 2020. La lista dei codici attività interessati è consultabile nella tabella allegata alla risoluzione.