Cosenza, blitz contro la ‘ndrangheta tra Paola e San Lucido

Gli indagati sono esponenti dei clan Tundis e Calabria

Alle prime luci dell’alba di oggi 9 maggio è scattato un maxi arresto tra Paola e San Lucido. I carabinieri del Comando provinciale di Cosenza, con il coordinamento della Dda di Catanzaro, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari emesse dal Gip di Catanzaro, nei confronti di 37 indagati. I soggetti sono accusati di delitto di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso, estorsione e tentata estorsione aggravata, trasferimento fraudolento di valori, detenzione e porto illegale di arma comune da sparo.

I reati sono aggravati dalle modalità e finalità mafiose. I 37 indagati, secondo LaPresse, sono parte in carcere, parte ai domiciliari e parte sottoposti ad obblighi/divieti dimora. Si tratterebbe di esponenti dei clan Tundis e Calabria. I malviventi imponevano il pizzo alle aziende operanti nei lavori pubblici e privati ed ai commercianti aventi attività site nella zona tra Paola e San Lucido. 

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Gli indagati sono esponenti dei clan Tundis e Calabria

Secondo quanto riferito dai carabinieri: ”La gravità indiziaria, conseguita, allo stato, sul piano cautelare, ha riguardato l’assetto e l’operatività di una associazione armata di tipo ‘ndranghetistico, sul territorio ricompreso tra i comuni di San Lucido, Falconara Albanese, Fiumefreddo Bruzio e Longobardi con tendenza all’espansione verso le aree limitrofe, con rapporti di alleanza con altre articolazioni criminali operanti nella città di Cosenza.