Di Sarno: più rispetto per la polizia penitenziaria

Intervista all'On.le Di Sarno in merito alle vicende che hanno coinvolto la Polizia Penitenziaria

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Libertà, libertà” inneggiano all’unisono i detenuti in rivolta. Disordini, sovraffollamento e incendi hanno interessato vari istituti penitenziari percorrendo come uno sciame d’api l’Italia da Nord a Sud. Purtroppo tali rivolte hanno causato grandi problemi che vanno dall’organizzazione alla degenerazione più totale sfociata in morti e feriti. A subire i colpi inaspettati sono stati gli organi di polizia penitenziaria che hanno vissuto ore e giornate terribili nel tentativo di porre fine a questi atti di rivolta in un clima di emergenza COVID-19 dove il primo intervento doveva riguardare le adozioni di misure cautelative. Dinnanzi a cotanto disordine si è resa nota la decisione di chiudere le strutture agli ingressi esterni per raccogliere i cocci e ricominciare daccapo. Ma a distanza di tempo si è pensato di riaprire le strutture. Tra le conta dei danni, alcune strutture sembrano essere in ginocchio viste le molteplici difficoltà che li ha visti costretti a gestire danni gravi non solo materiali con conseguente distruzione di padiglioni e di locali atti alla cucina.

Ma il governo non resta inerme dinnanzi al disordine di quella “popolazione” che vive tra le mura delle carceri considerando in primis l’incolumità degli agenti di polizia penitenziari “è già in atto un potenziamento per quanto riguarda questo fronte. È già previsto infatti un aumento delle pene. Nelle ultime ore sono stati approvati degli emendamenti per quanto concerne il fenomeno dell’intrusione di telefoni negli istituti penitenziari con l’aumento delle pene sino a 5 anni di detenzione. Pertanto ci sono delle novità normative che vanno già in questa direzione” rassicura assertivo l’Onorevole Di Sarno dinnanzi alla preoccupazione del prosieguo della situazione penitenziaria. In virtù di tutto ciò, l’Ufficio Stampa dell’Onorevole Di Sarno fa pervenire un comunicato molto importante e dettagliato

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Comunicato Onorevole Di Sarno

Le notifiche giudiziarie eseguite ai poliziotti penitenziari di Santa Maria Capua Vetere non fa bene alle istituzioni e alla loro credibilità. Ferme restando le prerogative dell’autorità giudiziaria, che in questa fase è all’avvio del procedimento, ho trovato a tratti pericoloso il metodo con il quale si sia proceduto a fermare fuori dall’istituto penitenziario, davanti ai parenti dei detenuti, i poliziotti che si recavano al lavoro o che avevano terminato il turno. Il problema non è l’accertamento di responsabilità, che sono sempre individuali, ma il rischio della lesione della dignità del Corpo nel suo complesso. La drammatica vicenda che ha visto nel mese di marzo rivolte in molti istituti penitenziari, che ha portato drammaticamente alla morte di 14 persone detenute, è tutta da chiarire. La gestione della situazione odierna è evidentemente inadeguata. Per questo esprimo la vicinanza al Corpo della Polizia Penitenziaria, ferme restando le singole responsabilità da accertare, poiché ogni giorno i poliziotti penitenziari rendono un servizio al paese indispensabile

Intervista Onorevole Di Sarno

Detto e affermato da Gianfranco Di Sarno, deputato del Movimento 5 Stelle in Commissione Giustizia. A tal proposito si chiede “dal suo comunicato si evince una posizione decisa a vantaggio della polizia penitenziaria. Quanto affermato pone le basi per la presentazione di un’interrogazione parlamentare?”. Il deputato Di Sarno risponde così “al riguardo mi preme precisare che è una situazione in evoluzione. Sentiamo che sono stati notificati gli avvisi di garanzia a 44 agenti della polizia penitenziaria a seguito della rivolta accaduta durante la fase dell’emergenza COVID-19 in alcuni istituti penitenziari italiani. Dinnanzi alle molteplici denunce poste in atto dalle famiglie di alcuni detenuti ospedalizzati a Santa Maria C.V., la Procura di Santa Maria ha avviato una serie di accertamenti giacché l’avviso di garanzia non è uno strumento di condanna o di colpevolezza dei poliziotti ma trattasi soltanto un controllo approfondito su alcune dinamiche e alcune condotte tenutesi durante quella fase di rivolta.

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Il Procuratore Generale Luigi Riello, anche in qualità di capo della Polizia giudiziaria del distretto ha chiesto una dettagliata e sollecita relazione al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere e ai vertici regionali dell’Arma dei Carabinieri al fine di accertare ogni dettaglio della vicenda e la veridicità o meno di quanto riferito dalla stampa e denunciato da alcuni esponenti sindacali della Polizia Penitenziaria sulla correttezza del modus procedendi. Ovviamente trovo rischioso fare questo tipo di attività investigativa perché la polizia penitenziaria già è in grande sofferenza nel controllare e nel gestire la sicurezza all’interno degli istituti penitenziari. Pertanto stiamo cercando di migliorare il tutto con l’aumento del personale e fornendo loro maggiori strumenti a tutela. Ma simili atti di notifica possono anche indebolire quella che è la reputazione, la figura del corpo della polizia penitenziaria.

Tale cosa è assolutamente da evitare. Non possiamo permettercelo. Ricordo tralaltro quanto ci è costato ripristinare l’ordine con le rivolte subendo le conseguenze con gravi ripercussioni sull’incolumità fisica degli agenti di polizia penitenziaria al fine del ripristino della sicurezza. Non dimentichiamo quindi che sono luoghi ad alto rischio. Mi auguro che ci siano giuste motivazioni che hanno indotto la procura a notificare sul luogo di lavoro gli avvisi di garanzia rivolti agli agenti penitenziari. Altrimenti reputo grave e rischioso simili attività poiché si deve preservare e mantenere alta la reputazione affinché gli agenti della polizia penitenziaria possano avere un’azione molto più efficace e ovviamente credibile all’interno degli istituti penitenziari. Sicuramente dobbiamo ringraziare per il lavoro indispensabile che la polizia penitenziaria svolge ogni giorno all’interno dei nostri istituti penitenziari, ovvero luoghi non semplici dove gestire la sicurezza“.

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Opinione sul metodo adottato dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere

Sovviene un ulteriore dettaglio da porre all’attenzione dell’Onorevole “In merito alla considerazione di Gennaro Migliore, deputato Italia Viva, che ritiene inappropriato il metodo adottato dalla Procura di Santa Maria C.V , ci dice la sua opinione”, prontamente Di Sarno risponde “bisognerebbe conoscerne gli atti ma alla lettura è inappropriato, ritengo comunque che diventerebbe appropriato soltanto se ci fosse una motivazione specifica che giustificherebbe quest’anomala notifica dell’avviso di garanzia. Se così non fosse, la trovo inappropriata e anche grave a tutela dell’immagine della polizia penitenziaria agli occhi dei detenuti“. È evidente la premura ed il rispetto per le forze dell’ordine, della polizia e dei militari da parte dell’Onorevole Di Sarno che conclude l’intervista così

Bisogna quindi sempre, ripeto sempre, ringraziare le nostre forze dell’ordine ma anche l’esercito

Ogni giorno non perdo occasione per sottoporre all’attenzione dei cittadini i grandi sacrifici che le nostre forze dell’ordine ogni giorno fanno per garantire la nostra sicurezza talvolta con grande difficoltà. Metto in evidenza ogni volta che non è semplice e non è scontata la nostra sicurezza sui territori soprattutto in una fase così delicata. Bisogna quindi sempre, ripeto sempre, ringraziare le nostre forze dell’ordine ma anche l’esercito, i nostri ragazzi che fanno delle operazioni per le strade sicure. Presenti h24 nei posti sensibili a garantire la nostra sicurezza, le nostre passeggiate con i nostri bambini. Assolutamente è un lavoro che tutti noi, rappresentanti delle istituzioni dovremmo trasmettere ai nostri cittadini. La sicurezza non è scontata. Ha un costo talvolta non completamente adempiuto. Noi cerchiamo di dare sempre il massimo anche in termini di gratificazione economica. In tutto ciò credo che la riconoscenza nei riguardi delle forze dell’ordine e di polizia debba essere ogni giorno attenzionata ai cittadini“.

Si ringrazia l’Onorevole Di Sarno per l’intervista concessa. Complimenti al lavoro pieno di dedizione e d’insuperabile coscienza che contraddistingue il modus operandi dell’Onorevole Di Sarno.