Diarrea colpisce la Lega

Una tremenda diarrea ha colpito questo venerdì, molti esponenti della Lega Veneta durante la “Festa del Radicchio Rosso” a Zero Branco in provincia di Treviso, costringendoli a un fine settimana di passione in prossimità di un bagno.

Una inspiegabile diarrea ha colpito questo venerdì, molti illustri esponenti della Lega Veneta durante la tradizionale “Festa del Radicchio Rosso”, svoltasi a Zero Branco in provincia di Treviso. Secondo quanto riportato dal Gazzettino di Treviso, una cinquantina fra i militanti della Lega presenti alla manifestazione per incontrare la popolazione, hanno inspiegabilmente dopo cena accusato grossi problemi intestinali, tali da costringerli a trascorrere l’intera giornata di sabato non distanti da un bagno.

Un episodio misterioso

L’episodio ha suscitato grande perplessità, in quanto ad aver accusato questi dolori intestinali e sintomi da intossicazione alimentare sono stati esclusivamente i militanti della Lega, fra le centinaia di persone partecipanti alla sagra e presenti a cena nel capannone per gustare risotto, salsiccia, radicchio e spezzatino e che a differenza dei leghisti non hanno manifestato alcun sintomo.

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Per alcuni un atto premeditato

Questa singolarità ha fatto così sospettare a molti che quanto accaduto venerdì scorso, sia stato un gesto premeditato: un sabotaggio a danno della Lega, messo in atto da qualche fantomatica mano armata di lassativo. Fra i leghisti colpiti vi sono stati: Roberto Marcato, assessore regionale allo sviluppo economico, Silvia Rizzotto, consigliere regionale della lista Zaia, Nazzareno Gerolimetto, consigliere regionale della lista Zaia, Riccardo Barbisan, consigliere regionale della Lega, Luciano Dussin, ex sindaco di Castelfranco, e Gianpaolo Dozzo, ex deputato.

Le dichiarazioni concilianti dei leghisti

Tuttavia, sono stati proprio alcuni fra i più alti esponenti leghisti regionali intervenuti sull’increscioso episodio a gettare acqua… e che pur non escludendo l’ipotesi di un boicottaggio, si sono mostrati prudenti sull’episodio; così Roberto Marcato, assessore all’Economia della Lega in Veneto, anche lui presente alla cena, intervistato dall’Adnkronos ha dichiarato: “Voglio pensare a un virus. Io non mi sono sentito male e ho mangiato tutto, avrò degli anticorpi barracuda. Il fatto strano è che solo quelli seduti ai tavoli della Lega il giorno dopo hanno avuto problemi. E qualcuno ha avanzato l’ipotesi che dentro ai piatti fosse stato messo del lassativo”, aggiungendo sempre alla stessa agenzia di stampa “Noi andiamo spesso a questo tipo di feste, io ne farò 40-50 all’anno. Certo se è un atto premeditato è da procura della Repubblica. Ma io voglio pensare positivo e ipotizzare che si sia trattato solo di un virus”. Sorte diversa è toccata a Stefano Marcon, presidente della Provincia il quale in merito a quanto accaduto si è mostrato altrettanto prudente: “Sono stato colpito anch’io, sono un benpensante e non vorrei mai farmi sfiorare dall’idea che qualcuno abbia voluto farci uno scherzo di dubbio giusto, chiamiamolo così. Però non si può nemmeno escludere”.

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Le parole degli organizzatori

Sulla vicenda è intervenuta anche la Pro Loco di Zero Branco organizzatrice della manifestazione, che pur amareggiata per lo spiacevole episodio, ha respinto ogni ipotesi relativa a un probabile sabotaggio messo in atto ai danni degli esponenti leghisti e che per voce della presidente Marisa Berto, ha tenuto a precisare “Ci dispiace, ma dalle verifiche interne non è emerso nulla di anomalo. Non entrano estranei. Una volta pronti, i piatti vengono portati direttamente in tavola. Impossibile che qualcuno possa averci messo le mani. Nessun altro tra le centinaia di persone che l’hanno mangiato ha segnalato alcun problema. I motivi dei mal di pancia sono da ricercare altrove”.

La conclusione

Forse quindi, se atto doloso vi è stato, l’accusato non può essere altro che il malvagio radicchio rosso trevigiano, al quale quanto prima sarà necessario fare la festa, meglio se questa volta sulla griglia.