La donna milanese era scomparsa da inizio mese ma la denuncia era arrivata soltanto il 17 ottobre, si chiude con un triste epilogo la storia della 60enne milanese scomparsa a inizio mese dal capoluogo lombardo.
Secondo gli inquirenti la 60enne è stata uccisa subito dopo che di lei si sono perse le tracce. Dalle prime ricostruzioni l’omicidio è scaturito da questioni economiche, con il colpevole che avrebbe ammesso che tutto sarebbe nato per un furto del bancomat di proprietà della vittima. Per capire a quando risale l’omicidio bisognerà attendere l’autopsia ma la convinzione degli inquirenti è che la morte della donna risalga al 4 ottobre, giorno in cui avrebbe avuto luogo una telefonata con il colpevole.
La confessione dell’uomo
A confessare l’omicidio della 60enne milanese è stato un vicino di casa 46enne con problemi psichiatrici da tempo sottoposto a un trattamento. Per ucciderla il killer avrebbe utilizzato un coltello, colpendo la vittima con un fendente al collo per poi tagliare a pezzi il cadavere con dei coltelli da cucina e nasconderlo all’interno del proprio appartamento. L’uomo avrebbe detto agli inquirenti di non aver avuto intenzione di uccidere la donna e di essere dispiaciuto per l’accaduto. All’interno dell’abitazione del killer i carabinieri hanno rinvenuto il cadavere della vittima tagliato in due e avvolto da una coperta all’interno di un soppalco.
Secondo quanto emerso stamani dai primi rilievi effettuati dai carabinieri, il 46enne, che avrebbe problemi di tossicodipendenza e avrebbe avuto una sorta di relazione con la vittima, è un pregiudicato.










