“Siamo feriti, oggi un nuovo terremoto, ma anche questa volta ricostruiremo tutto”. Queste le parole del presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, che domani, 23 maggio, si recherà a Palazzo Chigi per realizzare, insieme al Governo, il programma di aiuti per la ricostruzione dell’intera regione. Sono 36mila gli sfollati e quasi 28mila si trovano nel Ravennate. Tuttavia, sembrerebbero esserci segni di miglioramento: circa 10mila persone sono potute rientrare nelle loro case.
Secondo i conteggi della Regione Emilia-Romagna, devono ancora far rientro alle proprie abitazioni 26.324 persone, di cui 19.500, in provincia di Ravenna, 4.918 in provincia di Forlì-Cesena e 1.906 in quella di Bologna. Sono ancora più di 60 i comuni allagati, 305 le frane principali sul territorio, oltre 500 le strade chiuse totalmente o parzialmente. Da una prima stima dei danni a strade e ferrovie provocati dall’alluvione, è emersa una spesa pari a 620 milioni di euro.
A Forlì è stato evacuato un condominio di 12 appartamenti
“Saranno molti di più visto che manca ancora una stima relativa alle strade comunali”, ha sottolineato Bonaccini. Nelle città e nei paesi si sta lavorando per ripulire strade, case e negozi grazie all’aiuto di moltissime persone che si sono unite ai volontari della Protezione Civile. Nelle prime ore di oggi 22 maggio a Forlì è stato evacuato un condominio di 12 appartamenti a causa di una voragine.