Articolo shock che smuove inevitabimente le coscienze, questa mattina su Il Tempo.
Franco Bechis, giornalista de Il Tempo, ha infatti osservato: “Gli esponenti del comitato tecnico scientifico pur facendo come ieri conferenze stampa settimanali su dati anche questi vecchi, non rispondono alle domande della stampa dirette a conoscere i dati dei contagi che hanno portato alle varie decisioni prese nei Dpcm di Giuseppe Conte: quali numeri hanno consigliato di chiudere la sera ristoranti, bar e pub, quali la didattica a distanza al 75% nelle scuole superiori, quali ancora la serrata di palestre, teatri e cinema e tutto ciò che finora è stato fermato. Silenzio assoluto. O perché quei numeri non ci sono, o perché sono circolate talmente tante bugie da parte degli esponenti del governo che è meglio non fare vedere se non a grande distanza di tempo quel che davvero è accaduto”.
Effettivamente, si nota una certa reticenza da parte del governo. Informazioni centellinate, dati non esattamente trasparenti. La solita oramai vecchia non-distinzione ancora avvolta nel mistero di “morti per Covid” e “morti con Covid”. Dove sta la verità? Di chi è la colpa?
Nel suo articolo-denuncia, Bechis specifica come il nuovo lockdown cui andiamo incontro non sarebbe poi tanto colpa degli italiani, quanto, invece colpa delle “inefficienze dell’esecutivo e alle balle dette quando nulla di quanto annunciato è stato in realtà realizzato”.
Il giornalista punta infine il dito contro Arcuri , “che non ha fatto quello che doveva essere fatto per non mettere in crisi come a marzo il nostro sistema sanitario. Alla fine qualcuno dovrà pure chiedergliene conto e fare pagare questa incredibile inefficienza“.