Il Napoli, ancora una volta, vede sfumare un traguardo europeo quasi sulla linea finale.
Dopo la storica partita ai quarti di Champions League a Londra contro il Chelsea di due anni fa, ora agli azzurri di Benitez è stata fatale la semifinale di Europa League contro il Dnipro, squadra ucraina di Dnipropetrovsk, la quale, per la prima volta nella sua storia, giocherà una finale europea, a Varsavia, il 27 maggio, contro il Siviglia.
A dire la verità è stato un naufragio, nel puro senso della parola: allo stadio nazionale di Kiev (lo stadio del Dnipro, per i ben noti problemi bellici, non è agibile a livello europeo), sotto una pioggia torrenziale, i ragazzi del sudovest ucraino hanno strapazzato un Napoli imbarazzante ma ancora tramortito dal gol del pareggio al San Paolo, in pieno recupero e in pieno fuorigioco. Nel primo tempo è stato il turco di Svizzera Gokhan Inler a creare gioco per Higuain, il quale, però, ha sprecato, e tanto, contro il maestoso portiere ucraino Denys Boyko, già eroe della partita a Napoli. Il primo tempo è passato in maniera equilibrata, con un Napoli creativo ma sprecone e un Dnipro tenacemente ostinato a non fare catenaccio e a sfondare la difesa di Benitez, tanto da costringere Andujar a salvare un paio di volte il risultato.
Nella ripresa il dramma partenopeo si è materializzato nella figura di Jevhen Seleznov, nazionale ucraino, 29 anni: l’attaccante del Dnipro ha approfittato di un’incomprensione tra Andujar e Britos per segnare un gol storico, deviando di testa un cross che sarebbe stato facile preda della difesa azzurra. Niente da fare: il Napoli è letteralmente andato nel pallone, e non sono bastati i cambi di Benitez a raddrizzare una partita decisa sia dall’imbarazzante buco difensivo dei partenopei sia all’andata che al ritorno, ma anche da una terna arbitrale al limite dell’imbarazzo al San Paolo. Il Napoli ha continuato a sbagliare (palla di Higuain salvata sulla linea), ma è stato anche fortunato di fronte alla traversa di Matheus.
Insomma, a Varsavia sarà Siviglia-Dnipro: qualcosa di storico non solo per Dnipropetrovsk, ma anche per tutta l’Ucraina, alla sua prima finale europea dalla nascita del giovane Stato ex-URSS. Lo sanno bene i tifosi che hanno acceso fumogeni e invaso il campo, andando (purtroppo) anche a provocare i 200 tifosi del Napoli e costringendo la Polizia a caricare per evitare contatti. Comunque vada, per l’Ucraina sarà sicuramente una vittoria.
Stefano Malvicini