CronacaFermo. Caporalato: 50 operai sfruttati

Fermo. Caporalato: 50 operai sfruttati

Avevano un regolare contratto di assunzione, ma lavoravano almeno 6 ore in più al giorno.

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Sotto la lente delle Forze dell’ordine è finita un’azienda attiva nel settore agroalimentare con sede a Fermo.

L’attività di verifica delle Fiamme Gialle del capoluogo è partita dalla denuncia di uno dei dipendenti extracomunitari. L’uomo era stato licenziato perché si era recato in Pronto Soccorso durante l’orario di lavoro.

Dalle dichiarazioni dei dipendenti e dalla documentazione è emersa una situazione di sfruttamento della manodopera, quasi tutta formata da cittadini extracomunitari entrati in Italia richiedendo asilo politico.

Il contratto di assunzione ufficiale prevedeva 4 o 5 ore di lavoro giornaliero, mentre la maggior parte dei lavoratori era costretta a lavorare per circa 12 ore, con una piccola pausa pranzo. Senza diritto a permessi.

L’operazione, soprannominata “Tempi Supplementari“, ha consentito di raccogliere molti elementi indiziari che dimostrerebbero come l’azienda abbia ottenuto un forte risparmio sui costi del lavoro. 50 sarebbero i dipendenti sfruttati.

Il modo illecito di operare non suppone un danno solo per i lavoratori ma anche per altre aziende del settore.  

Con le Fiamme Gialle hanno collaborato l’Ispettorato Territoriale del Lavoro e la locale ASUR, che ha verificato le condizioni igienico sanitarie del luogo di lavoro. Anche il Comando dei Vigili del Fuoco ha assistito i finanzieri negli accertamenti in merito al rispetto della normativa sulla sicurezza.