Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha tempestivamente condiviso la spiacevole notizia tramite un post su Facebook. Sono stati individuati segni indecifrabili su ben sette colonne del Corridoio Vasariano, una mescolanza di lettere e numeri che ha sorpreso per la sua inusuale creatività. Una delle scritte, “DKS1860”, chiaramente visibile sul lato rivolto verso il fiume Arno, sembra essere l’abbreviazione di qualche associazione sportiva tedesca legata al mondo del calcio, un enigma che si aggiunge alla bizzarra vicenda.
Colonne Vasariane imbrattate, le parole del sindaco
Durante la notte, individui sconosciuti hanno deturpato le colonne del Corridoio Vasariano a Firenze. Il sindaco Dario Nardella ha condiviso su piattaforme social le immagini dell’atto vandalico: “Oggi ci siamo svegliati di fronte a questo deprecabile gesto di vandalismo sulle colonne del Corridoio Vasariano. Abbiamo istantaneamente avviato un’indagine con l’ausilio delle forze di polizia municipale. Sfrutteremo tutte le telecamere e gli strumenti a disposizione per rintracciare questi individui riprovevoli e sanzionarli in maniera adeguata.“
Il sindaco di Firenze ha poi aggiunto: “Abbiamo informato la Soprintendenza e abbiamo avuto contatti con la direzione degli Uffizi, a cui esprimiamo la nostra gratitudine poiché si sono impegnati a intervenire prontamente per la rimozione e la pulizia. Chiunque danneggi il nostro patrimonio culturale sta commettendo un reato estremamente grave.“
Ogni segno sarà punito d’ora in poi
Sangiuliano afferma: “Persino il più piccolo graffio sarà perseguito da ora in avanti.” La risposta del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, è stata pronta:
“La deturpazione delle colonne del Corridoio Vasariano a Firenze costituisce un altro grave atto di vandalismo poiché danneggia uno dei luoghi simbolo del patrimonio nazionale. Gli autori devono essere individuati e puniti con immediatezza. È necessario che comprendano che persino il più piccolo graffio non sfuggirà a conseguenze legali da ora in avanti. Ho contattato immediatamente il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, per ottenere una dettagliata descrizione dei danni. È cruciale capire che gesti simili recano sempre un danno economico.“