L’emozione che provoca un’esibizione delle Frecce Tricolori non ha confronti. Spesso una folla di persone di ogni età e provenienza si raduna per applaudire le acrobazie aeree dei bravissimi piloti della Aeronautica Militare. Pochi rimangono indifferenti alle piroette e danze colorate che i velivoli compiono in cielo. Prima lo stupore e poi il boato.
Questa mattina uno dei più ammirati solisti delle Frecce è mancato all’affetto dei suoi cari. Si tratta di Pietro Purpura; i suoi amici e colleghi lo ricordano per le incredibili acrobazie che era in grado di compiere. Aveva 86 anni ed era nato a Palermo, ma aveva vissuto in Friuli con la sua famiglia.
Il pilota cominciò la sua carriera con le Frecce tricolori a Rivolto (UD), comandando un G 91 blu e finì la sua esperienza nel 1981, dopo quattromila ore di volo. Nel frattempo era diventato tenente colonnello. Purpura prese parte a 300 manifestazioni e a 50 sorvoli in Italia e all’estero.
Una volta abbandonata l’Aeronautica, il pilota fondò la Alpi Eagles, una pattuglia acrobatica civile. Nel 1983 attraversò l’Atlantico per commemorare il volo di Balbo ed esibirsi negli Stati Uniti.
Non ha mai abbandonato la sua passione, nonostante l’età avanzata. Fino alla fine è rimasto vicino ai suoi velivoli. Si potrebbe dire che ha trascorso una vita tra le nuvole.