La studentessa di Messina uccisa dal fidanzato durante il lockdown il 31 marzo, a Furci Siculo (Me) è stata oggi proclamata dottoressa in Medicina e Chirurgia, con la votazione di 110 e lode.
A terminare la sua tesi, gli amici e compagni di corso che tanto le hanno voluto bene.
Lorena sognava di diventare dottoressa da quando era una bambina, voleva specializzarsi in pediatria.
La tesi di Lorena, intitolata “Immunodeficienze selettive: la candidiasi mucocutanea cronica”, è stata valutata da una commissione presieduta dal Rettore, Salvatore Cuzzocrea. Il lavoro è stato discusso dalla sua amica Valeria Patorno.
Il prof. Carmelo Damiano Salpietro, relatore della ragazza, ha voluto ricordare con stima ed affetto la ragazza: “La cosa che più ricordo di Lorena era il suo entusiasmo per ciò che stava facendo. Quando è stata accolta in reparto ha subito simpatizzato con i colleghi e con i pazienti, soprattutto quelli più piccoli. Ricordo con piacere il ventennale di un convegno durante il quale ha fatto da speaker e ha presentato i relatori. A Natale mi fece recapitare un biglietto d’auguri in cui mi svelò il suo più grande sogno, cioè diventare pediatra. Sono sicuro che lo avrebbe realizzato e sarebbe stata bravissima, preparata e competente, come lo è stata durante le ricerche per la sua tesi”.
La pergamena di laurea è stata consegnata alla famiglia della giovane.