Galli e la variante sudafricana: “Era evento prevedibile”

"Bisogna vedere, comunque, se la variante è in grado di bucare il vaccino. Non facciamo allarmismi"

“Tanto tuonò che piovve. Giusto ieri avevo detto che la circolazione incontrollata del virus nei Paesi poveri poteva essere il bacino per una  nuova variante e così è stato“. “Questo è un evento prevedibile ed atteso – spiega l’esperto -, che ci segnala una volta di più che questa malattia la si sconfigge globalmente e non nel singolo Paese“.

Ma l’infettivologo invita anche a non creare inutili allarmismi, pur ponendosi una domanda fondamentale: “Premesso che si naviga a vista e c’è il rischio di essere smentiti senza dati solidi – spiega- c’è ancora un dato da stabilire: questa variante carica di mutazioni bucherà il vaccino riuscirà in più a diffondersi meglio della variante Delta?“. Poi si lascia andare a una osservazione cautamente ottimista: “Perché se così non fosse – conclude l’esperto – resta un pericolo potenziale, ma meno impattante“. E a parere di Galli questo non è detto perché “quando le mutazioni sono molto numerose spesso la capacità diffusiva è inferiore” e la competizione con la Delta è tutt’altro che semplice.

Francesca Angelica Ereddia
Francesca Angelica Ereddia
Classe 1990, Laureata in Giurisprudenza, siciliana, una passione per la scrittura, la musica e l'arte. Per aspera ad astra, dicevano. Io, nel frattempo, continuo a guardare le stelle.