Gavorrano, ucciso ragazzo di 25 anni

Un ragazzo di 25 anni è stato ucciso da uno sparo ed un altro è rimasto ferito

Gavorrano, maremma: ucciso un ragazzo di 25 anni con un colpo di pistola. La sparatoria è avvenuta nella notte in un boschetto frequentato da spacciatori. Ad ucciderlo, un colpo al torace.

Ad esser rimasto ferito nella stessa situazione anche un ragazzo di 18 anni, di nazionalità nordafricana. Si ipotizza che i due fossero implicati in un giro di droga.

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La ricostruzione degli inquirenti

Il ragazzo deceduto era sprovvisto di documenti, si trattava di un immigrato irregolare di orgini marocchine e quindi ancora non è stato possibile risalire alla sua identità. L’altro soggetto rimasto ferito è invece in possesso di regolari documenti ed è stato identificato.

Stando alle prime ricostruzioni effettuate dagli inquirenti, due soggetti si sarebbero diretti nel bosco sparando tre colpi in direzione dei soggetti, e due di questi sono andati a segno.

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Il ragazzo ferito è stato invece portato all’ospedale di Follonica da una donna, e successivamente trasferito a Siena mediante elicottero per poter essere operato dai medici. Il ragazzo ha raccontato l’accaduto alle forze dell’ordine. Dopo l’operazione, si trova in prognosi riservata.

Le ipotesi delle indagini

Sul luogo del delitto, situato in località Filare, sono giunti i carabinieri. A gestire le indagini il sostituto procuratore Anna Pensabene.  Gli inquirenti hanno rinvenuto il corpo del ragazzo ucciso nei pressi di uno dei bivacchi allestiti dai pusher e la salma è stata trasferita presso l’obitorio di Grosseto.

L’ipotesi più accreditata è quella di un regolamento di conti dovuto allo spaccio di droga, frequente nelle zone dove è stato rinvenuto il cadavere. Attualmente sono in corso le indagini per individuare i colpevoli ed ulteriori soggetti coinvolti.

Il sindaco di Gavorrano: “fiducia agli inquirenti”

La dichiarazione del sindaco di Gavorrano è arrivata subito dopo la notizia dell’accaduto. Andrea Biondi, primo cittadino del comune, ha affermato di esser rimasto sconcertato poiché non ha mai ricevuto segnalazioni che potessero ricondurre a traffici illeciti. “La mia fiducia va agli inquirenti che sapranno agire nel dovuto modo” ha concluso Biondi.

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