Negli ultimi giorni la messa alla porta di Barbara D’Urso da parte della dirigenza Mediaset ha monopolizzato l’attenzione mediatica. Dopo la condivisione della nota stampa la conduttrice, sostituita a Pomeriggio 5 da Myrta Merlino, ha dato la sua versione dei fatti. Anche Piersilvio Berlusconi durante la conferenza stampa di presentazione dei nuovi palinsesti ha spiegato cos’è successo.
Ovviamente il caso ha assunto toni polemici e anche di parte. Molti hanno commentato l’episodio e si sono schierati contro, ma anche a favore della conduttrice. In particolare Giancarlo Magalli ha puntato il dito contro la D’Urso rivelando d’essere compiaciuto del suo addio a Mediaset. Il 76enne ha dichiarato a Il Messaggero cosa pensa della chiusura di Pomeriggio 5 versione D’Urso:
“Quello che faceva lei era il monumento al trash. Un modo di fare tv non dico brutto o sbagliato, ma estremamente ruffiano, con una grande dose di insincerità. Per sembrare amica del pubblico, con il cuore, esagerava ogni cosa”. Ha dichiarato lo storico volto Rai. Ha poi rivelato che da più di 20 anni la conduttrice partenopea non lo saluta: “A me non è mai piaciuta. E poi mi ha tolto il saluto perché nel 2003 non la invitai nella giuria del programma La grande occasione, dedicato agli imprenditori. Che c’entrava?”
Giancarlo Magalli: “Oggi non voglio fare carriera”
Il conduttore, ma anche autore tv ha poi precisato che in questo momento della sua vita non desidera più fare carriera e non tornerebbe in tv in modo quotidiano: “C’è da dire che non voglio far carriera: un impegno di due ore, tutti i giorni, per nove mesi, non lo reggerei più. Per questo due anni fa ho lasciato I fatti vostri. Se vogliamo parlare di riconoscenza, quella non esiste.“
Poi sottolinea che la dirigenza Rai gli aveva promesso un contatto, che ad oggi non è ancora arrivato: “Mi avevano promesso una telefonata sia Angelo Mellone, che adesso guida il Day Time, sia il direttore generale Giampaolo Rossi, ma finora non li ho sentiti. Non è un problema: lavoro con la Rai dal 1964, senza mai una raccomandazione”.