La Giornata Europea della Cultura Ebraica via dal 15 settembre

diversi saranno i momenti di incontro per celebrare questa civiltà.

Anche quest’anno torna la Giornata Europea della Cultura Ebraica che ha l’obiettivo di far conoscere, o approfondire, la storia e le tradizioni dell’ebraismo. Saranno 88 le località italiane distribuite in 15 regioni (isole comprese) che omaggeranno questo popolo.

La manifestazione è giunta alla ventesima edizione e propone una società inclusiva e  accogliente dove la diversità viene percepita come ricchezza e motivo di crescita personale. Alla Giornata Europea della Cultura Ebraica aderiscono nel vecchio continente 34 paesi.

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In Italia si sono contate 50.000 presenze partecipanti per l’anno scorso. Questo successo è merito del fatto che la minoranza ebraica è presente nel Bel Paese da oltre due millenni. Molteplici sono, infatti, le testimonianze culturali che riguardano figure di grandi rabbini, pensatori e intellettuali che hanno influenzato il sostrato antropologico italico.

La Giornata Europea della Cultura Ebraica propone una serie di iniziative – visite guidate, incontri, proiezioni, concerti, spettacoli teatrali, degustazioni della cucina kosher – per celebrare questa civiltà. La comunità ebraica italiana è una minoranza ma assai vibrante e ben integrata alle altri fedi che va fiera delle sue origini e radici.

La Comunità Ebraica di Palermo

Era il 1492 quando gli ebrei siciliani furono espulsi dall’isola come in qualsiasi altra proprietà spagnola. A Palermo essi vissero per diversi secoli e vivevano in una zona fuori dalla città a cui si giungeva dalla Porta Giudaica.
Gli ebrei lavoravano moltissimo i metalli, oggigiorno nel capoluogo esiste una strada, Via dei Calderai, dove questi maestri del ferro continuano, seppur timidamente, a svolgere queste professioni.
Oggigiorno il quartiere ‘Meschita’ è facilmente riconoscibile grazie alle targhe trilingue – italiano, arabo ed ebraico – così da riconoscere facilmente le zone in cui gli ebrei abitavano.
Della loro presenza in Sicilia sono rimaste pochissimi esempi architettonici, basti pensare alla Chiesa di San Nicolò da Tolentino e l’Archivio Comunale, un tempo sinagoga, Piazza della Meschita e il mikveh (vicino a Casa Professa dei Gesuiti).
Per quanto riguarda la gastronomia, vari sono le tipicità – soprattutto di carne – tramandate, quali il pane con la milza e il taglio ‘judisco‘.
Maria Carola Leone
Maria Carola Leone
Maria Carola Leone, classe 1990. Laureata in Lingue e Letterature Moderne dell’Occidente e dell’Oriente – Curriculum orientale (Arabo, Ebraico e Francese) con votazione 110/110 e lode. Parla correttamente 5 lingue: inglese, francese, spagnolo, arabo ed ebraico. Da sempre sostenitrice dell’arte e della cultura intraprende il suo percorso da culture-teller a 11 anni quando pubblica il suo primo articolo giornalistico sul quotidiano ‘La Sicilia’. Continua a scrivere fino a quando nel 2012 entra a far parte della condotta Slow Food 570 diventando Responsabile dei Progetti educativi, editoriali e culturali collaborando attivamente e con serietà al progetto. Attualmente è Docente di Lingue Straniere presso una scuola superiore di Palermo, si occupa di Digital Marketing, Traduzioni e sottotitolaggio e collabora per la Condotta Slow Food di Palermo.