Gran Bretagna: Giudice la obbliga ad abortire perchè mentalmente disabile

L'opinione pubblica é insorta contro questa decisione

Nella giornata di venerdì 21 giugno, un giudice della corte britannica, ha espresso una sentenza che intima l’aborto per una donna incinta di 22 settimane, con disabilità mentali.

Inutili le opposizione della donna stessa e della madre, che non hanno fatto cambiare la sentenza emessa.

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Le parole del giudice Nathalie Lieven

Il giudice, Nathalie Lieven, definisce il caso in oggetto straziante, ma ribadisce essere questa decisione la migliore nell’ interesse della donna.

“Sono profondamente consapevole del fatto che per lo Stato ordinare a una donna di abortire contro la propria volontà, costituisce una ‘immensa intrusione personale”.

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“Devo operare nel [suo] migliore interesse, non sull’opinione morale”

La donna oggetto della sentenza, rimasta anonima, ha disabilità mentali che ne hanno impedito lo sviluppo psicologico ed è rimasta ad un’età mentale tra i 6 e i 9 anni, stando a quanto dichiarato dal giudice.

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“penso che desideri avere un figlio alla stessa maniera in cui desidera avere una bella bambola” Dice Natalie Lieven.

Prossima ai 20 anni anagrafici, è sotto la tutela del NHS trust, come parte del servizio sanitario nazionale del paese.

Forti polemiche a riguardo stanno spaccando in due l’opinione pubblica, in questi giorni successivi alla sentenza, tanto che stanno già nascendo le prime raccolte firme in proposito. Molte persone hanno gridato all’infanticidio, visto che bambini nati alla 22esima settimana sono riusciti a sopravvivere.

La madre della ragazza, una Nigeriana di religione cattolica, la quale si era offerta di prendersi cura del nascituro, dice che abortire è contro ai principi della loro religione e si dichiara per questo contraria.

Istantanee le prime accuse di velato razzismo da parte della pubblica opinione.

La notizia, che ha già fatto il giro del mondo, è stata trattata anche in un recente articolo sull’importante testata New York Times.

Aperte da parte della polizia inglese le indagini verso chi sia stato a mettere incinta la ragazza disabile e dove possa essere accaduto.

In Gran Bretagna, si ricorda, l’aborto è legale fino alla ventiquattresima settimana.