Il cardinale australiano ed ex tesoriere del Vaticano George Pell è stato condannato per pedofilia nei confronti di due 13enni.
Abusi sessuali su bambini
Il cardinale 77enne è stato giudicato colpevole per abusi sessuali, in particolare di aver violentato due minori del coro nella sacrestia della cattedrale di Saint Patrick, nel 1996 quando era arcivescovo a Melbourne, quando all’epoca aveva 55 anni. Era stato dichiarato colpevole tre mesi fà ma il tribunale di Melbourne ha vietato fino a oggi i media di pubblicare l’esito della sentenza.
Allontanato dalla Santa Sede
La notizia era trapelata già a dicembre ma non era stata confermata. Il cardinale Pell risulta essere il più alto funzionario della chiesa cattolica a essere condannato per abusi sessuali ed è per questo che è stato sospeso da Papa Francesco e sarà allontanato dalla Santa Sede. A dicembre il portavoce del vaticano Greg Burke aveva annunciato il suo congedo dal C9, il consiglio di nove cardinali che coadiuva Francesco nel governo della Chiesa. George Pell tuttora ricopriva l’incarico di Capo della Segreteria per l’Economia.
Non è la prima volta che Pell viene accusato di abusi, già tra fine febbraio e inizio marzo del 2016 era stato messo sotto torchio dalla Royal Commission into Institutional Responses to Child Sexual Abuse (la commissione d’inchiesta sulle risposte delle istituzioni agli abusi sessuali a minori negli anni ’70 e ‘80), che lo ha interrogato per circa una settimana in video-collegamento in un hotel del centro di Roma.
L’australiano Pell era stato ordinato sacerdote nel 1953 a Roma e nel 1971 era tornato in Australia. Nel 1996 è stato nominato arcivescovo di Melbourne e cinque anni dopo di Sydney. Nel 2014 era stato scelto da Bergoglio per dare più trasparenza alle finanze del Vaticano. Il cardinale era stato costretto a tornare in Australia due anni fa per il processo dopo che contro di lui si erano chiaramente espresse molte delle vittime di abusi sessuali da parte del clero. Tra questi anche l’inglese Peter Saunders, da giovane vittima di abusi sessuali da parte di preti, che dopo essere diventato membro della commissione pontificia per la protezione dei minori aveva deciso di fare in passo indietro proprio per protestare contro le resistenze del Vaticano a incriminare il cardinale australiano.
Intanto la giuria ha anche dichiarato che Pell si è reso colpevole di aver aggredito in modo indecente uno dei ragazzi in un corridoio più di un mese dopo. L’udienza di condanna inizierà domani. Il Porporato continua a dichiararsi innocente e il suo avvocato prevede di ricorrere in appello.