Ormai la Milano fashion week è passata ma come al solito, Jeremy Scott stilista della maison Moschino fa parlare di sé.
Questa volta la passerella si tinge di rosa, dove vanità, accessori col fucsia sono indispensabili per far parte del mondo della “blonde doll”.
Proprio così, l’’immortale Barbie, la star più famosa e desiderata del mondo, la 55enne che non invecchia. Bambolina sexy dalle forme sinuose, modella perfetta in miniatura, protagonista della nuova collezione Moschino.
Barbie è curiosa e stravagante, ha voglia di tutto e ha un look per tutto.
L’abbiamo vista in passerella vestita di spugna per la spiaggia, pronta per fare il bagno con la borsa di plastica gonfiabile, in palestra con i pesi rosa, con i pattini o semplicemente portare il cane a spasso.
Ma Barbie lavora? O ci pensa Ken? La bionda di Jeremy sicuramente è indipendente, infatti sfoggia vestitini fantasia strizzati da una altissima cintura logata Moschino, mini tailleur sexy ed ironici, con catene enormi e gli orecchini giganti, la giacca tutta coperta di bottoni grandi come piattini.
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Ma ricordiamoci che sinonimo di Barbie è festa. Allora perché non far puntare i riflettori su di sé con un denim laminato d’oro o con zuccherosi vestitini di jacquard caramella, mini abiti a palloncino o svolazzanti di ruches e balze, è pur sempre Barbie.
Rimane la bambola bionda anche quando si veste da rapper con la macro borsa BoomBox, che sembra un’enorme impianto stereo portatile.
Lei non perde mai un trend e vuole tutto subito: Moschino lo sa e metterà immediatamente in vendita 19 pezzi della sfilata. Perché aspettare l’estate prossima se si può vedere rosa sin d’ora? E “Think pink” è il nome-slogan della capsule collection che sarà quindi disponibile online da l 18 settembre, dopo lo show. Barbie è la positività americana, quella che risorge nonostante tutto.
Quando nacque, nel 1959, fu anche una rivoluzione tra i giocattoli perché fino ad allora le bambine avevano solo bambolotti neonati o coetanee con cui identificarsi. E’ stata la prima bambola adulta e, lungo mezzo secolo, le è stata costruita una vita sempre giovane, fatta di tanti amici e di eterno fidanzato, di animali e di look diversi. La bella bambolina è diventata anche il simbolo di una femminilità esuberante e sexy ma apparentemente un po’ sciocca, e per questo è stata anche contestata dal femminismo. Barbie, la bionda che vede rosa, non se ne è preoccupata più di tanto e men che meno la Mattel che nel mondo ne vende parecchi esemplari ogni secondo.