Immissioni in ruolo 2021: inizia il ricorso per i precari GPS II fascia

I precari GPS di II fascia avranno l'occasione di fare ricorso tramite il sindacato Anief: esclusi dalle immissioni in ruolo.

Purtroppo i precari GPS di II fascia sono stati esclusi dalle immissioni in ruolo 2021, immissioni di cui, parzialmente, beneficeranno i loro colleghi di I fascia, ovvero, gli abilitati. I docenti in questione rischiano seriamente di non poter più lavorare nei prossimi anni. Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha già fatto sapere come i posti vacanti di quest’anno siano già stati tutti occupati. Stando alle parole di Bianchi, le supplenze dovrebbero dunque esserci, ma in un numero sensibilmente ridotto.

Ultima spiaggia per questi docenti precari, che nonostante l’esperienza e gli anni di insegnamento in vari istituti hanno visto anche quest’anno sfumata un’assunzione a tempo indeterminato, è la partecipazione ai prossimi concorsi scuola (sette in tutto) previsti entro la fine del 2021. Alcuni di essi sono già stati svolti, come il concorso straordinario e lo STEM. Anief però non ci sta. La sigla sindacale propone agli esclusi un ricorso per far valere i loro diritti. Stiamo del resto parlando, in parecchi casi, di mamme e papà di famiglia che rischiano di non poter più assicurare un pasto caldo ai loro figli.

- Advertisement -

GPS II fascia: ricorso con preadesione gratuita

Anief ha avviato le procedure di preadesione gratuita al ricorso che sarà presentato con l’obiettivo di  rivendicare il diritto dei docenti inseriti nella II fascia delle GPS sostegno e posto comune ai fini della partecipazione alle immissioni in ruolo straordinarie previste dal decreto “sostegni bis”. Marcello Pacifico, presidente Anief, ha affermato tramite alcune dichiarazioni riportate da Orizzonte Scuola: “Come sindacato abbiamo richiesto che le nomine in ruolo fossero rese ordinarie anche per le GPS come secondo canale di reclutamento visto che le GaE sono esaurite in molte province soprattutto per la scuola secondaria, inoltre più della metà delle nomine decretate quest’anno, proprio per il mancato utilizzo della II Fascia GPS andranno a vuoto”.

Marcello Pacifico ha proseguito: “Non è così che si “stabilizza” il personale precario e non dimentichiamo che tanti inseriti in II Fascia GPS hanno già più di 3 anni di servizio. Agiremo in tribunale per dimostrare l’incostituzionalità della loro esclusione, anche alla luce delle direttive europee, prevista dalla legge”. Una delusione da parte di migliaia di docenti che speravano in un riconoscimenti dei loro meriti e dei loro anni spesi, seppur da precari, in varie realtà scolastiche. Intanto, il senatore leghista Mario Pittoni spinge per nuovi PAS (percorsi abilitanti speciali) al fine di assicurare ai precari perlomeno il conseguimento dell’abilitazione all’insegnamento.

- Advertisement -

Un ricorso simboleggiante una speranza

Le preadesioni al ricorso che sarà attivato effettivamente all’atto dell’avvio delle procedure di nomina in ruolo da GPS, dunque, sono già aperte e gratuite per tutti gli interessati. Una volta avviate le procedure di nomina da GPS nelle singole province, l’Uficio legale Anief invierà le istruzioni operative per l’instaurazione del contenzioso a quanti hanno già preaderito e l’invio della domanda cartacea al fine di rivendicare, ad ogni modo, il proprio diritto di partecipazione alla procedura “straordinaria” di immissioni in ruolo anche se inseriti in II Fascia GPS.

Mario Pittoni vuole un nuovo PAS

Intanto, il senatore della Lega Mario Pittoni preme per un nuovo percorso abilitante speciale. Queste le ultime dichiarazioni del Presidente della 7ª Commissione permanente (Istruzione pubblica, beni culturali): “Da otto anni, per inadempienze dello Stato, decine di migliaia di insegnanti sono confinati nelle graduatorie per le supplenze. Chiediamo di non dimenticarli: vanno riattivati i Percorsi abilitanti speciali (PAS) e promossi corsi per la specializzazione di chi ha tre anni di esperienza nel sostegno a ragazzi con difficoltà!”.

Bianchi: “Serve una riforma della scuola”

Intervistato al TgCom24, il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha dichiarato: “I dati Invalsi certificano il peggioramento della situazione negli ultimi due anni, ma già da prima la situazione in Italia era diseguale, con grandi differenze tra Nord e Sud. L’isolamento ha peggiorato problemi strutturali del Paese. Non diamo la colpa solo a questi ultimi due anni, che hanno messo a nudo problemi che già c’erano. Se non si investe nella scuola e nella formazione – non solo dei ragazzi – il Paese non può recuperare”.

Patrizio Bianchi ha proseguito: “La primaria ha tenuto anche perché sulla primaria abbiamo agito con riforme più attente negli ultimi anni”. Il ministro è preoccupato per la situazione dei nostri ragazzi e per il futuro della scuola, meditando anche un nuovo modo di reclutare i docenti: “I problemi emergono man mano che andiamo avanti con i gradi di istruzione. Anche l’inglese ha tenuto di più rispetto a italiano e matematica perché lì abbiamo agito. È tempo quindi di fare un intervento. Dobbiamo cambiare non solo il modo di reclutamento ma anche il sistema di formazione degli insegnanti”.

La chiusura a causa della pandemia “ha peggiorato la situazione, ma si tratta di affrontarla con il respiro di un cambiamento strutturale del Paese”. Su questo “Deve incidere il Pnrr perchè senza la formazione, non solo dei ragazzi, ma anche degli adulti, il Paese non può migliorare. Torniamo a porre la scuola al centro di tutta la nostra attenzione e del nostro Paese. Ma questi ultimi due anni hanno soltanto peggiorato una situazione già difficile”. A questo punto è lecito chiedersi quale sarà la modalità di reclutamento degli insegnanti nel prossimo futuro.

La supplentite continuerà a esistere?

Dopo il massiccio reclutamento tramite i numerosi concorsci scuola previsti per i prossimi mesi, entro settembre 2022 la cosiddetta supplentite dovrebbe essere estitnta dagli istituti scolastici italiani o, quantomeno, decimata. Molto si è detto sui cosiddetti “concorsi farsa” e un metodo di selezione comunque molto discusso quello in campo scolastico. Davvero un supplente, nonostante la preparazione che può vantare grazie alla sua esperienza sul campo, debba essere considerato indegno alla professione in caso di bocciatura a un concorso? Mai come ora il pericolo per i precari di rimanere a casa è sempre più evidente.

Prima Lucia Azzolina, Poi Patrizio Bianchi, hanno dimostrato una certa determinazione nel ridare all’istruzione italiana la dignità che merita dopo anni di apparente indifferenza da parte del governo. Poco importa che qualcuno rimanga a casa. Marcello Pacifico, da sempre in difesa dei diritti dei precari, ha affermato tramite alcune dichiarazioni riportate da Teleborsa.it: “Il decreto legge Sostegni Bis  prevede che possa essere assunto solo chi è nella prima fascia ed ha tre anni di servizio. Ma l’Europa ha accolto il reclamo collettivo su denuncia presentata da Anief e dal Comitato europeo per i diritti sociali. E anche la Cassazione e la Corte Costituzionale riconoscono che ci vuole un percorso riservato per i precari della scuola italiana”.

Marcello Pacifico ha poi sottolineato: “I precari non sono solo i 20 mila inseriti nella prima fascia, sono anche i 400mila inseriti nella seconda fascia” e inoltre: “A nostro avviso la norma prevista nel decreto Sostegni Bis è illegittima perché viola la normativa comunitaria”. Il presidente Anief ha poi detto: “Siamo pronti ad impugnarla nei tribunali nazionali ed in Europa perché vogliamo giustizia per i precari. Abbiamo vinto già la prima battaglia con la card docenti e, in passato, con il risarcimento dei precari. Siamo convinti che i tribunali italiani finalmente diano e possano dare giustizia ai precari della scuola italiana”.