Inchiesta “Carback”: 68 arresti per droga e furti d’auto

Coinvolti due diversi gruppi criminali con legami con i clan

L’Operazione denominata Carback ha portato all’arresto di oltre 60 persone in tutta la provincia di Catania, ma anche a Siracusa, Agrigento, Pavia e Vibo Valentia. Due le organizzazioni criminali responsabili dei reati. Una era dedita ai furti d’auto, destinati ad essere oggetto di “estorsione con il metodo del cavallo di ritorno”. L’altra era specializzata nel traffico di cocaina. 

L’ordinanza cautelare emessa dal gip, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia etnea, ha visto in azione 400 militari dell’Arma, in collaborazione con il XXII Reggimento “Sicilia”, lo Squadrone Eliportato Cacciatori, ed il Nucleo Elicotteri ed il Nucleo Cinofili. 68 persone sono state accusate a vario titolo, di associazione di stampo mafioso, estorsione con il metodo del cavallo di ritorno, acquisto e detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, associazione a delinquere finalizzata al furto di autovetture oggetto di successiva, detenzione illegale di armi e munizioni, ricettazione, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti con l’aggravante mafiosa. 

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Riuscivano a rubare un’auto parcheggiata in strada in appena 20 secondi

Gli indagati operavano attraverso una tecnica criminale studiata ad hoc, tanto da riuscire a rubare un’auto parcheggiata in strada in appena 20 secondi. Chi svolgeva il ruolo di “mediatore”, invece, contattava i proprietari dei mezzi rubati, per concordarne la restituzione dietro versamento di un “riscatto”, di importo variabile tra 500 e 1500 euro.