Quello che abbiamo pubblicato in foto è un puma, per la sua grandezza è chiamato leone di montagna e anche coguaro. È un grande felino che abita in America settentrionale, centrale e meridionale. Non è da confondere con i leopardi e i ghepardi che hanno le macchie, i primi sono inseriti nella sottofamiglia dei panterini.
Il puma, leggiamo in diversi articoli dedicati, era venerato e rispettato dagli indiani d’America. Questo animale, più grande di un cane, può attaccare l’uomo ma gli episodi cruenti e riportati dalla cronaca non sono molti. L’animale è protetto anche se i contadini tendono a cacciarlo via se troppo vicino ai campi agricoli, agli animali da allevamento, alle case. Purtroppo talvolta li uccidono e così nascono associazioni e movimenti dedicati alla loro tutela e salvaguardia, lo vedremo fra poco.
Quando un puma arriva ad attaccare l’uomo o altri predatori più grossi di lui
Abbiamo detto che il puma può attaccare l’uomo e ucciderlo, raramente lo fa perché ha imparato a temerlo e a tenersi lontano. Le leggi e le attenzioni dei grandi parchi nazionali nordamericani funzionano bene, soprattutto prevedendo la presenza di grandi predatori in zone frequentate anche da turisti.
Purtroppo, gli incontri con questo animale capitano e se è una femmina con una cucciolata di quattro o cinque esemplari, vedrete uscire coraggio e ferocia. Il puma è in grado di contrastare un orso grizzly, questi due grandi carnivori possono entrare in competizione territoriale e alimentare.
Ecco come un uomo è sopravvissuto alle minacce di un puma: il motivo è la difesa dei cuccioli
Il racconto lo leggiamo sul New York Times, ma il video è di Kyle Burgess, 26 anni. L’uomo è sopravvissuto ad un incontro con il magnifico leone di montagna, con lo smartphone ha realizzato un video pubblicato sul canale Youtube: “Kunkyle con”. Alcuni media riferiscono che abbia proprio lui chiamato giornalisti e guardia parchi per raccontare quanto gli è successo. Nel canale troverete un secondo video, è l’intervista di Griff, persona impegnata nella conservazione e conoscenza del Puma.
Il video da sopravvissuto ad un puma molto arrabbiato dura sei minuti, inizia con un tenero cucciolo in lontananza che si nasconde. Tempo un secondo ed esce la madre che vede come una minaccia la presenza di Burgess, in una strada molto naturalistica della contea di Utah.
Un incontro accidentale non è mai un incontro ricercato con un animale ritenuto “potenzialmente pericoloso”
L’uomo è stato seguito e inseguito, con ringhi e tentativi di assalirlo, camminando all’indietro. Ha messo in pratica tutti i consigli che gli esperti danno quando si incontra un grosso predatore, in questo caso un grande felino. Qui in Italia, abbiamo i gatti selvatici e come predatori importanti, il lupo e l’orso.
L’uomo non gira le spalle per scappare, verrebbe raggiunto perché l’animale è più veloce. Ha indietreggiato con passo svelto senza mai perdere lo sguardo sull’animale. Farsi grosso e alzare la voce serve a far capire che non si ha paura e si è in grado di rispondere ad un eventuale attacco.
Si vede nel video di sei minuti, che il puma femmina, mamma di quattro o cinque cuccioli, accelera spesso il passo e tenta di aggredire con zampe e ringhio. Burgess non glielo permette ma non può mai perdere di vista l’animale, nemmeno per prendere un sasso e tirarglielo per spaventarla. Lo farà alla fine del video, riuscirà a sfruttare un momento per lanciare qualcosa di pesante e che fa rumore. Una regola importante con i grandi predatori è quello di non distrarsi mai abbassando lo sguardo e il corpo, ne trarrebbero vantaggio per attaccare.