INPS, la guida per richiedere la pensione anticipata

L’Inps mette a disposizione dei lavoratori pubblici e privati una guida interattiva che riepiloga le prestazioni pensionistiche, con l’obiettivo di orientare al meglio sui passaggi necessari da intraprendere

L’INPS ha pubblicato una guida interattiva per lavoratori pubblici e privati che riepiloga le prestazioni pensionistiche con l’obiettivo di guidare i beneficiari nelle scelte da intraprendere, sino alle possibili soluzioni per richiedere il pensionamento anticipato.

La guida si articola in 8 fasi:

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  • verifica dei requisiti per la pensione;
  • controllo dei contributi versati;
  • verifica dei requisiti per l’accesso ad altri tipi di pensione anticipata;
  • valutazione della data presunta per accedere alla pensione anticipata;
  • valutazione di possibili alternative per incrementare l’anzianità contributiva;
  • valutazione della possibilità di accedere a misure di accompagnamento alla pensione;
  • verifica delle prestazioni previdenziali a carico dell’INPS spettano alla cessazione del rapporto lavorativo;
  • invio della domanda di pensione.

Passo 1: verifica dei requisiti

Il primo passo da fare è quello della verifica dei requisiti anagrafici e contributivi per accedere alla pensione di vecchiaia e anticipata nel 2019.

La pensione di vecchiaia in linea generale può essere richiesta con 67 anni di età e 20 anni di contributi. Per anticipare la pensione, invece, si devono avere 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne oppure 42 anni e 10 mesi per gli uomini a prescindere dall’età anagrafica. Questi requisiti rimangono invariati sino al 31 dicembre 2026.

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Passo 2: controllo dei contributi versati

La seconda fase riguarda il controllo dei contributi versati sul proprio estratto conto. E’ possibile accedere a tale servizio mediante la “Consultazione Estratto conto contributivo/previdenziale” per i lavoratori iscritti ad una gestione privata o mediante la “Consultazione Estratto conto per dipendenti pubblici“. Con le proprie credenziali (codice fiscale e PIN, SPID o CNS) bisognerà entrare nell’area dedicata “Estratto contro contributivo“.

Qualora dovessero esserci delle anomalie, è possibile rettificare l’estratto conto direttamente dalla piattaforma INPS. I lavoratori privati dovranno compilare il fascicolo previdenziale del cittadino dall’area “Segnalazioni contributive“. I dipendenti pubblici invece, dovranno consultare la sezione “Richiesta di Variazione della Posizione Assicurativa (RVPA) dei dipendenti pubblici“.

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Passo 3: verifica dei requisiti per accedere ad altri tipi di pensione anticipata

Gli altri strumenti di pensione anticipata di cui il beneficiario può fare richiesta sono Quota 100, Opzione Donna, Pensione per lavoratori precoci, Pensione per lavoratori addetti a lavori usuranti. I requisiti di cui il lavoratore deve verificarne il possesso se vuole farne richiesta sono:

  • 62 anni di età e 38 di contributi per accedere alla pensione Quota 100. Lo strumento è sperimentale e i requisiti devono essere maturati nel periodo compreso tra il 1 gennaio 2019 e il 31 dicembre 2021;
  • 58 anni di età per il lavoratore dipendente, 59 anni per il lavoratore autonomo e 35 anni di contributi per la Pensione Opzione Donna. La pensione è prevista per le donne che hanno maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2018;
  • almeno un anno di contribuzione da lavoro effettivo prima dei 19 anni per la pensione per i lavoratori precoci;
  • requisiti derivanti dalla categoria di lavoro usurante per accedere alla pensione anticipata riservata a questa categoria;
  • contributi maturati anche in altre casse professionali private e 40 anni di contributi per accedere alla Pensione di anzianità in regime di totalizzazione.

Passo 4: valutazione della data

Il beneficiario, al fine di valutare se anticipare o meno l’uscita del lavoro, può usufruire dello strumento INPS di simulazione della propria pensione.

E’ possibile, tramite il servizio “La mia pensione futura” verificare la data di maturazione dei requisiti per inviare la domanda per la pensione di vecchiaia o anticipata, calcolare l’importo della pensione e simulare diversi scenari. In questo modo, l’utente può valutare le possibili soluzioni per l’uscita dal lavoro.

Passo 5: valutazione delle alternative per incrementare l’anzianità contributiva

Il beneficiario può anche incrementare gli anni di contribuzione per raggiungere prima i requisiti per l’uscita anticipata e/o per incrementare l’importo della pensione. In questo modo, si può valutare l’opzione di ricongiungere la contribuzione versata in altre Gestioni o di versare ulteriori contributi previdenziali tramite i riscatti.

Il riscatto può essere fatto per:

  • periodo di laurea fini pensionistici per i dipendenti privati;
  • periodi di lavoro compiuti all’estero;
  • periodi per contributi omessi e prescritti;
  • periodi per gli iscritti alle gestioni private.

Passo 6: valutazione di misure di accompagnamento alla pensione

Il lavoratore può valutare anche l’accesso a misure di accompagnamento alla pensione. Si parla, in concreto, di Ape sociale, Assegno straordinario di sostegno al reddito, Prestazioni di accompagnamento alla pensione in caso di crisi e ristrutturazione aziendale. I requisiti sono:

  • 63 anni di età per i non titolari di pensione diretta in Italia o all’estero e almeno 30 anni di contributi per l’Ape sociale. Questa misura è sperimentale e i requisiti devono essere stati maturati entro il 31 dicembre 2019;
  • essere dipendente delle aziende destinatarie dei fondi di credito ordinario, cooperativo, esattoriali, Poste Italiane, Ferrovie dello Stato, imprese assicuratrici e società di assistenza e del Trentino e essere coinvolto in processi di ristrutturazione o riorganizzazione per percepire l’Assegno straordinario di sostegno al reddito;
  • rientrare in altre categorie di lavoratori tutelati in caso di processi di crisi e di ristrutturazione aziendale per accedere ad altre Prestazioni di accompagnamento alle pensioni.

Passo 7: verifica quali prestazioni previdenziali a carico dell’INPS spettano alla cessazione del rapporto lavorativo

Per capire a quali prestazioni previdenziali INPS il lavoratore può accedere al termine del rapporto lavorativo può consultare la sezione dedicata.

Il lavoratore pubblico deve consultare l’area dedicata per la propria categoria.

Per il Trattamento di Fine Servizio (TFS) bisogna:

  • essere stato assunto con contratto a tempo indeterminato entro il 31 dicembre 2020 da un’amministrazione pubblica;
  • rientrare in una categoria di personale in regime di diritto pubblico;
  • avere un anno continuativo per i ricercatori universitari assunti a tempo determinato.

Per il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) bisogna:

  • essere stato assunto con contratto a tempo determinato in essere o successivo al 30 maggio 2000;
  • essere assunto con contratto a tempo indeterminato dal 1 gennaio 2001;
  • essere un dipendente in regime TFS e aver aderito ad un Fondo negoziale di previdenza complementare.

Passo 8: invio domanda di pensione

Il lavoratore, per inviare la domanda di pensione, deve innanzitutto richiedere l’Estratto conto certificato (ECOCERT) che include l’attestazione della posizione assicurativa con valore legale. Bisogna accedere quindi all’area “Domande di Prestazioni pensionistiche” con le proprie credenziali.

Ottenuto l’ECOCERT si può compilare la domanda tramite l’area “Nuova Domanda” presente nel menù a sinistra della propria area riservata.

Dalla stessa sezione è possibile valutare lo stato di lavorazione della domanda inviata.