Le istituzioni europee sarebbero state hackerate per molti anni, questo è quanto emerge da una indagine fatta dal New York Times. Gli hacker sarebbero stati in grado di violare tutti i computer, per sapere quello che l’Unione Europea stava progettando, quali sarebbero state le sue ultime mosse, quali erano le riunioni di primo piano a cui avrebbero partecipato i capi di Stato e di governo.
Tutti a spiare l’Unione Europea quindi, un gioco di spionaggio pericoloso ed illegale, che regalava a chi lo praticava un importante vantaggio. Le istituzioni comunitarie erano sotto costante spionaggio e non si sa chi fossero i responsabili.
Lo spionaggio
Tra gli argomenti più spiati c’erano le preoccupazioni sull’imprevedibilità dell’amministrazione Trump, i problemi con Cina e Russia ed il programma nucleare iraniano.
Sono questi infatti gli argomenti che erano più importanti, quelli che fanno la differenza negli ultimi tempi e gli hacker volevano sapere tutto di tutti, in una lotta all’informazione migliore e più aggiornata che è senza quartiere. Gli hacker cercavano nei computer infettati tra documenti e video, nei telefoni le conversazioni più segrete ed indiscrete per avere sempre un vantaggio strategico.
Soprattutto quando si parlava di nucleare iraniano le cose diventavano interessanti per gli hacker, merce di scambio che poteva anche fruttare.
I responsabili
Come già detto non si sa ancora chi sono i veri responsabili dello spionaggio ai danni dell’Unione Europea ma si teme che i metodi degli hacker sarebbero simili a quelli usati in precedenza dai militari cinesi. I cinesi hanno subito smentito ogni loro coinvolgimento nella vicenda ma ovviamente è difficile che ammettano lo spionaggio pubblicamente. Anche se da Bruxelles è trapelato che non sono state colpite le comunicazioni riservate si sa che una grossa fetta delle comunicazioni riservate ed indiscrete sono finite nelle mani sbagliate.
In ogni caso ormai siamo tutti sotto attacco hacker, e dovremo cominciare a difenderci per evitare danni seri.