Verso le 7.00 di stamane lunedì 6 febbraio 2023 è stato revocato l’allarme tsunami che era scattato nella notte tra domenica e lunedì. La protezione civile aveva diramato una comunicazione in cui avvertiva del rischio maremoto in alcune regioni italiane. Il pericolo derivava dal fortissimo terremoto di magnitudo 7.9 che si è registrato alle ore 2.17 minuti (ora italiana) in Turchia. Un sisma “forte” può provocare onde che viaggiano a 700 km orari; secondo i calcoli, le coste orientali italiane di Calabria, Puglia e Sicilia avrebbero potuto risultare coinvolte nella prima mattinata di oggi (intorno alle 6.30).
La Protezione Civile ha raccomandato agli abitanti delle zone costiere di “allontanarsi e raggiungere l’area vicina più elevata, seguendo le indicazioni delle autorità locali“.
L’allarme ha fatto interrompere alle 6.30, solo per precauzione, i collegamenti ferroviari che partivano dalle regioni a rischio. Tuttavia, dopo neanche un’ora di sosta, il traffico è ripartito regolarmente. I minuti di fermo hanno provocato, in alcuni casi ritardi, e in atri la cancellazione di alcuni convogli. Le ripercussioni potrebbero durare tutta la giornata.
A Ischia le scuole sono rimaste chiuse in seguito all’allerta rossa diramata dalla protezione civile. Anche se il rischio di maremoto è stato declassificato, i sindaci dell’isola avevano già avvertito la popolazione e fatto partire tutte le procedure pertinenti.