La storia di Jonathan Galindo iniziò qualche anno fa, precisamente nel 2017. All’epoca cominciarono ad arrivare alla polizia numerose segnalazioni da parte di genitori e insegnanti di un misterioso individuo attirante l’attenzione dei ragazzi tramite i suoi profili Facebook e Tik Tok.
Il tizio promuoveva sfide mortali, alla stessa stregua del Blue Whale. Come informa lo youtuber Fiamma di Prometeo, i primi rapporti riguardanti Jonathan Galindo risalgono al 9 gennaio 2017, il primo a menzionarlo fu uno youtuber messicano di nome Rey Del Random. A pochi giorni dalla sconvolgente notizia del suicidio di un bimbo di 11 anni a Napoli, nella serata di martedì 29 Settembre, si è riaperto il caso sulle challenge mortali. Il bambino si è lanciato nel vuoto dal suo appartamento al decimo piano, dopo aver lasciato un biglietto indirizzato alla madre: “Devo seguire l’uomo nero con il cappuccio”.
Chi è Jonathan Galindo?
Jonathan Galindo si presentava come un profilo social, che faceva passare notti insonni alla gente. Rey Del Random decise di visitare il profilo dell’uomo, che si presentava come un cosplayer (alquanto disturbante) del personaggio Disney Pippo. Le immagini che lo youtuber visionò erano altamente inquietanti. Come certamente molti di voi sapranno, il nome originale di Pippo è Goofy e quindi il primo nome che venne dato al personaggio mascherato fu Goofy-Man. Molto presto le immagini di Jonathan Galindo iniziarono a fare il giro del web.
Galindo: un caso virale
Al giorno d’oggi non ci vuole molto che un fenomeno o un personaggio, per una sua peculiarità, possa diventare virale in pochi secondi grazie alle condivisioni su social e portali. Questo fu il destino di Jonathan Galindo. Nei mesi successivi sui social apparvero innumerevoli profili portanti il nome di Jonathan Galindo, nonché post che condividevano immagini su questa figura tanto bizzarra quanto torbida e misteriosa. Ma si sa, l’occulto è affascinante di per sé e subito Jonathan fu protagonista anche di video (fake o meno) ritraenti il personaggio che incontrava delle persone. Quali fossero le intenzioni da parte di Galindo durante questi incontri non è dato saperlo.
Qualcuno lo ha mai incontrato?
Alcuni youtuber sostengono di essere entrati in contatto con Jonathan Galindo. Secondo una leggenda metropolitana, costui non sarebbe altro che un uomo deformato da un incidente chimico, che maschererebbe il proprio volto sfigurato con del trucco pesante, da fargli assumere un aspetto “furry”. Pipelon è uno degli youtuber, che sostiene di aver incontrato l’uomo del mistero. Pipelon ha dichiarato di aver ricevuto minacce da Jonathan Galindo e di aver subito da parte sua un attacco informatico. Di conseguenza, Galindo sarebbe entrato in possesso di informazioni sensibili appartenenti allo sventurato.
Tuttavia, Pipelon non è da considerarsi una fonte attendibile, essendo il suo un canale specializzato in sfide e scherzi di ogni tipo. Ad ogni modo, grazie a questa storia (vera o inventata che fosse) lo youtuber ha iniziato a ricevere migliaia di visual. Pipelone ha confessato addirittura di essere perseguitato dal Goofy-Man e lo avrebbe visto, addirittura, all’interno della sua residenza. Come se questo non bastasse, a gettare ulteriore benzina sul fuoco ci ha pensato un ragazzo messicano, conosciuto su Internet con il nick di “carlosname“.
carlosname è divenuto famoso per essere un bravo narratore di storie dell’orrore. Egli è l’autore della storia “aggiornata” di Jonathan Galindo, contornata da nuovi elementi inediti. La sua vera identità sarebbe quella di un 40enne psicologicamente disturbato. Uno stalker che perseguiterebbe le sue vittime fino a farle esasperare. carlosname racconta di essere in contatto con Galindo, il quale apparirebbe alle persone spiandole dalle finestre di casa. Lo farebbe con il suo sguardo vitreo e con il suo sorriso fumettoso, dietro il quale si celerebbero soltanto cattive intenzioni.
In una serie di storie su Instagram, carlosname dimostrò di avere addirittura incontrato Jonathan Galindo al di fuori della sua abitazione. Questo evento, al di là della veridicità, attirò l’attenzione di innumerevoli youtuber, soprattutto dal Brasile. Guarda caso, dall’avvistamento di carlosname tutti questi imprenditori digitali iniziarono ad avvistare il Goofy-Man dalla loro finestra. Incredibile come il tizio in questione potesse farsi vedere quasi contemporaneamente a più persone che condividevano, pensate un po’, la stessa professione. Un fenomeno di bilocazione forse? O questo Jonathan è in grado di utilizzare il teletrasporto come Goku?
La verità dietro il personaggio
Tante le storie di incontri e avvistamenti di Jonathan Galindo, anche se finora le autorità non si sono mai espresse al riguardo. Tuttavia, una veloce ricerca aiuta a comprendere le vere origini del misterioso personaggio del Goofy-Man. Esso non sarebbe altro che la creazione di un artista specializzato in effetti visivi di nome James Fazzaro. L’uomo iniziò ad apparire nel 2011 sul web proponendo alcune sue opere artistiche, al fine di pubblicizzare la sua compagnia: la JMF Filmworks. In realtà, il nome originale di Jonathan Galindo è Tony the Toon. Così il personaggio venne presentato, infatti, all’interno di un forum specializzato nella personificazione di characters dei cartoni animati.
Tuttavia, nel corso degli anni, la creatura di James Fazzaro subì delle evoluzioni. Tony the Toon cambio “pelle” divenendo Larry Legouff. Tra il 2012 e il 2014 vennero pubblicate sul web decine di foto utilizzate al giorno d’oggi per introdurre il personaggio di Jonathan Galindo. Nonostante sia una palese mistificazione, le condivisioni selvagge e il “fumo” venduto dai complottisti sembrano aver sepolto la verità dietro il personaggio di Jonathan Galindo. La fonte da cui tutto si è originato c’è, ma è sconosciuta ai più.
La prudenza non è mai troppa
Tuttavia, le autorità invitano alla massima attenzione. Jonathan Galindo non esiste, ma qualche malintenzionato potrebbe tranquillamente utilizzare la sua identità per fare del male. Questo perché in passato ci furono storie simili a questa che vi abbiamo raccontato, che in un primo tempo sembravano essere delle creepypasta inventate per fare visualizzazioni, ma che in seguito si rivelarono spaventosamente reali. Una di questa è abbastanza recente e ha causato un clamore mediatico a livello globale. Ci riferiamo a Momo, un presunto spirito di origine giapponese, che avrebbe avuto il potere di comunicare con le proprie vittime tramite Whatsapp. Nel corso delle conversazioni, Momo sembrava sapere tutto sulla vita privata dei loro interlocutori. Questa inquietante figura ha finito per essere utilizzata da individui senza scrupoli per rubare dati sensibili ai poveri malcapitati. Qui vi proponiamo il video originale di Fiamma di Prometeo, che ringraziamo per le preziose informazioni.
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