La Apple, finalmente ha preso provvedimenti dopo l’inchiesta svolta dal Guardian. Che aveva messo sotto accusa Siri, o meglio i dipendenti delle sue aziende in appalto. Colpevoli, di aver ascoltato e registrato le conversazioni degli utenti.
Cosa aveva evidenziato l’inchiesta del Guardian
Lo scorso 2 Agosto, il Guardian ha portato alla luce un’inchiesta che ha travolto la Apple con la stessa potenza di un tornado. Evidenziando, l’esistenza di una falla nell’App Siri che permetteva ai dipendenti di ascoltare le conversazioni private.
In questo modo, i dipendenti violavano la privacy degli utenti entrando in possesso di informazioni sensibili come:
- Rapporti sessuali, che a quanto pare venivano ascoltati in diretta
- Appuntamenti di visite medice e prescrizioni di ricette
- Presunti traffici di droga
Tutto questo, secondo il Guardian è stato reso possibile dal fatto che l’espressione:
- Hey Siri (ovvero il comando vocale per attivare l’Assistente)
Ha un suono poco distinguibile, che non solo si confonde con gli altri ma può essere facilmente scambiato con altre espressioni linguistiche che si utilizzano giornalmente.
Apple: I provvedimenti presi contro le registrazioni
Subito dopo la divulgazione di questa inchiesta, la Apple ha preso provvedimenti. Prima optando per la sospensione del programma di ascolto, ma poi ha deciso di eliminarlo definitivamente.
E, questo vuol dire che tutti i dipendenti coinvolti sono stati licenziati, ovvero la società di Cupertino ha interrotto il rapporto di lavoro con coloro che sono stati travolti dallo scandalo.
Quindi, adesso ad occuparsi di questo incarico non saranno più le aziende appaltatrici. Ma, solo ed esclusivamente i dipendenti interni della società americana.
Inoltre, per evitare che in futuro possa accadere di nuovo una cosa del genere, la Apple ha deciso di prendere un ulteriore provvedimento.
In sostanza, ha cambiato le impostazioni dei suoi dispositivi e, in questo modo ha fornito agli utenti la possibilità di scegliere se i comandi dati a Siri possano essere ascoltati da terzi.
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