Laura Pausini solidale: I lavoratori dietro le quinte dello spettacolo vanno aiutati

Anche Laura Pausini come Vasco Rossi e TIziano Ferro fa un appello al governo affinchè inserisca nella fase 2 anche una tutela al lavoratori dello spettacolo

Laura Pausini si unisce al coro dei tanti artisti che stanno facendo un appello comune diretto al Governo e ai suoi rappresentanti affinchè tenga conto anche dell’esigenze dei professionisti dello spettacolo mai citati nei programmi della fase 2.

Come Fiorella Mannoia e Alessandra Amoroso hanno utilizzato alcuni programmi televisivi molto popolari per dare maggiore attenzione a questa situazione anche Laura Pausini si è prestata a postare sul suo profilo social un lungo discorso diretto al Governo per sensibilizzare sulla situazione lavorativa dei professionisti dello spettacolo. Laura ha dichiarato quanto ci sia bisogno di occuparsi di tutte quelle persone che lavorano dietro le quinte di uno spettacolo, concerto ma anche di deejay, autori, ballerini tutte persone che subiranno da questa situazione un danno economico rilevante.

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La cantante non può non prestare la sua voce ma soprattutto la sua popolarità a chi pur stando dietro le quinte lavora nel mondo dello spettacolo, le maestranze non devono essere lasciate indietro: “Di lasciare indietro centinaia di migliaia di lavoratori senza colpe, ed oggi senza prospettive. Non stiamo parlando di noi o per noi. Stiamo parlando di tutti i musicisti, gli autori, i deejay, i ballerini, gli operai, i tecnici, i lavoratori specializzati. Dei professionisti di ogni settore dello spettacolo, i lavoratori senza cassa integrazione, i lavoratori occasionali. Tutte le maestranze che lavorano nel mondo della musica e dell’intrattenimento.

Laura Pausini: “La Fase 2? Nessuno parla dei lavoratori del mondo dello spettacolo”

Così dopo Vasco Rossi che nei giorni scorsi ha chiesto direttamente al Premier Conte di fare chiarezza su quello che può essere il prossimo futuro di spettacoli e concerti e così anche Tiziano Ferro ora anche Laura Pausini fa notare che quando si parla di seconda fase nessuno fa riferimento ai lavoratori del mondo dello spettacolo, una lacuna che va colmata immediatamente:

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Il Paese si appresta a definire la Fase 2. Leggiamo ovunque di iniziative, proposte, e modalità, che consentiranno una graduale, difficile e doverosa riprese delle attività produttive e commerciali. Ma non leggiamo mai che cosa accadrà ai lavoratori del mondo dello spettacolo e dell’intrattenimento.”

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