Lui, il capoccia del “calcio mondiale” dice che non poteva controllare tutto. Eppure in diciassette anni di comando nell’impresa “calcio” di tempo ce ne sarebbe pure stato . Lo scandalo ( l’ennesimo) è ancora caldo, anzi caldissimo, ecco il solito piatto condito di corruzioni con annessi paradisi fiscali che rotola sulle redazioni di tutto il mondo. Perché stavolta non si tratta solo di qualche scommessa nazionale, organizzata da un manipolo di dirigenti -giocatori eseguita in tempo reale tra spogliatoio e intercettazioni telefoniche; ma è l’ente rappresentativo di tutto il calcio a livello globale che si scopre in impasti sporchi e assai poco puliti. Ma forse si cade anche in peccato d’ingenuità se non lo si potrebbe già immaginare: lo sport più bello del mondo è da anni una giungla di contratti televisivi, capace di muovere milioni e milioni di dollari ( anche in euro va bene) e dove scorrono denari a fiumi, anzi a “oceani “, l’immaginazione arriverebbe spontanea .
Non vi tedierò con i particolari che i media stanno descrivendo su TV e pagine di giornali, e che saranno oggetto nei prossimi giorni, quasi certamente, di dovizie di particolari. Basta vedere, e basta anche sapere, quello che oramai, in sedi dirigenziali, nonché presidenziali, succede nelle imprese di mezzo mondo ( o tutto ?… A questo punto uno se lo chiede ) .
L’inchiesta d’altronde è appena cominciata, e l’inizio promette scintille intinte nella delusione più “nera”. Il calcio è nel suo cuore più significante una passione, un divertimento, una sana distrazione che scaturisce da quei principi più sportivamente leali del gioco, di un gioco agonistico, tattico, e di fantasie pindariche, che basta uno scandalo simile per deturparne lo spirito. Ma la domanda, su questo fantastico apparato sportivo delle evasioni coinvolgenti, sorge non solo ancora una volta spontanea, anche un tantino arrabbiata : Ma a che gioco stiamo giocando ? :
Le presunte e gravi irregolarità che stanno emergendo, gettano tutti nell’imbarazzo più sconcertante, a cominciare da un Michel Platini, che , già presidente UEFA dal 2007 , ricopre ruolo e immagine importanti in questo mondo dal gesto atletico, a volte artistico, ma comunque sempre appassionante.
L’impiccio arriva a coinvolgere oltre il mondo dorato del pallone. Perfino il russo presidente Putin denuncia l’America ( dove l’inchiesta sarebbe nata ) di ingerenze inappropriate conseguenti a interessi nazionali. L’ONU si dissocia dalla FIFA, in attesa degli epiloghi del caso.
La bufera è appena iniziata. Ma noi temiamo, che a parte qualche testolina pregiata che rotolerà a mò di contentino, per mostrare all’opinione pubblica che un minimo di pulizia s’è fatta , come in ogni buon scandalo che si rispetti e in sintonia con i nostri tempi moderni, tutto riprenderà con finali a base di “tarallucci e vino” …fino al prossimo paradiso fiscale. Auguri mondo.